Emissioni zero, Mazda sulla strada della neutralità carbonica

Ambiente

Beatrice Barbato

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Dai combustibili rinnovabili agli incentivi necessari per ottenerli, sono questi alcuni dei temi discussi nel corso di una tavola rotonda digitale organizzata dalla casa automobilistica giapponese

Un futuro a emissioni zero? È ancora lontano e la strada da percorrere è lunga, ma c’è chi, come Mazda, ci sta lavorando. La casa automobilistica giapponese, che intende ridurre le emissioni di CO2 di ciascuna vettura, ha stabilito in merito nuovi obiettivi: entro il 2030 è previsto che un quarto dei suoi prodotti sarà completamente elettrico, mentre la restante parte sfrutterà tecnologie ibride e ibride plug-in. L’elettrificazione, del resto, accompagnerà lo sviluppo di tecnologie per i motori a combustione interna da un lato e l’adozione di combustibili sostenibili – come i biocarburanti avanzati e gli e-fuel – dall’altro. Non a caso Mazda è entrata a far parte della eFuel Alliance all’inizio del 2021, in qualità di primo costruttore automotive.

La tavola rotonda di Mazda per un futuro a emissioni zero

È proprio per discutere di queste tematiche che Mazda ha organizzato una tavola rotonda digitale a cui hanno preso parte relatori dal mondo accademico, dell’industria e della politica. Tanti i temi discussi nel corso dell’incontro, dai combustibili rinnovabili agli incentivi necessari per averli.

 

“La mobilità elettrica, se alimentata da energie rinnovabili, è di fatto uno strumento efficace per ridurre le emissioni, soprattutto nelle città, dove le distanze sono più brevi e la rete di ricarica è già relativamente fitta – ha spiegato Wojciech Halarewicz, Vice President Sales & Customer Service – Tuttavia, la realtà è che nella maggior parte dei mercati europei una quota significativa del mix energetico proviene ancora dai combustibili fossili. Inoltre, in molti luoghi in tutta Europa, caricare un veicolo elettrico fuori dalla propria abitazione è ancora una sfida”.

I nuovi consumatori

Se i passi da compiere sono ancora tanti, è anche vero che l’approccio dei consumatori sta cambiando e anche velocemente.

“Il trend delle vetture elettriche, che vede una crescita elevata sebbene con volumi ancora bassi, è dovuto a vari fattori – ha chiarito Roberto Pietrantonio, Amministratore Delegato di Mazda Motor Italia –  la disponibilità di infrastrutture dove c’è stata sì una grande accelerazione, ma non sufficiente ad allineare l’Italia ai Paesi più avanzati da questo punto di vista; i listini, che costituiscono attualmente una barriera importante per una diffusione più ampia della tecnologia e, non ultimo, il tema culturale. Per questo in Mazda abbiamo lavorato molto sulla “consapevolezza”, ovvero sulla divulgazione e familiarizzazione con la vettura elettrica, sin dal lancio della nostra MX-30”.

Come raggiungere gli obiettivi

Presenti all’incontro anche Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di ENI e Presidente di Confindustria Energia e Davide Bonalumi, Docente di Sistemi Energetici al Politecnico di Milano.

“Agire sui combustibili – ha spiegato il prof. Bonalumi – permette una capillare distribuzione senza stravolgere l’attuale assetto tecnologico con impatti anche sull’economia del continente europeo. Gli e-fuels rappresentano un’opportunità per immagazzinare H2 ottenuto dal surplus energetico dato dalla presenza di rinnovabili installate”.

Non basta, però, sviluppare solo il trasporto elettrico, come ha evidenziato l’ing. Ricci: “È stato individuato un mix di soluzioni che consentirà di raggiungere in modo efficace tale obiettivo.  Si parte dallo sviluppo e produzione dei diversi low carbon fuels, tra cui biocarburanti liquidi e gassosi, ai carburanti da carbonio riciclato da recupero di rifiuti e ai carburanti sintetici (e-fuels), per arrivare all’idrogeno”.

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