Clima, accordo al summit Ue: taglio delle emissioni del 55% entro 2030

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Dopo ore di discussioni, i leader Ue hanno raggiunto un'intesa sul testo per la lotta ai cambiamenti climatici. Soddisfatto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "Chiusura positiva su Green Deal. Neutralità climatica pensando alle nuove generazioni". Global Carbon Project: emissioni di carbonio diminuite del 7% nel 2020, -11% in Unione Europea, a causa delle restrizioni Covid

L'Europa trova l'accordo anche sul clima. Dopo ore di discussioni, i leader dell'Ue hanno raggiunto un'intesa sul testo che riporta le strategie per la lotta ai cambiamenti climatici. L'assise ha approvato il taglio delle emissioni in atmosfera di almeno il 55% entro il 2030. E prima dell'avvio dei lavori dell'Eurosummit, arriva la reazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un tweet al termine del Consiglio Europeo sul clima: "Nottata intensa di lavoro al Consiglio Europeo coronata dalla chiusura positiva su Green Deal. Neutralità climatica pensando alle nuove generazioni". Soddisfatto anche il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel su Twitter. "L'Europa è la leader nella lotta contro i cambiamenti climatici. Abbiamo deciso di tagliare le emissioni di almeno il 55% entro il 2030".

Von Der Leyen: verso la neutralità climatica nel 2050

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha accolto con soddisfazione l'intesa raggiunta dai leader: "Ottimo modo per festeggiare il primo anniversario del Green Deal europeo - spiega - il Consiglio Ue ha approvato la nostra ambiziosa proposta per un nuovo obiettivo climatico dell'UE. L'Europa ridurrà le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. Ci pone su un percorso chiaro verso la neutralità climatica nel 2050".

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Global Carbon Project: nel 2020 -7% emissioni carbonio, record dovuto a Covid

Nel frattempo sono arrivati i dati del Global Carbon Project relativi all'anno in corso. Le emissioni di carbonio sono diminuite del 7% nel 2020, un record dovuto in gran parte alla riduzione delle attività produttive e della mobilità globale a causa della pandemia di Covid-19. Nel 2020 è stato registrato un crollo di circa 2,4 miliardi di tonnellate nelle emissioni, un valore che non ha precedenti. I cali maggiori finora registrati erano stati di 0,9 miliardi di tonnellate alla fine della Seconda Guerra Mondiale e di 0,5 miliardi di tonnellate nel 2009, anno della drammatica crisi finanziaria. I ricercatori che hanno realizzato il rapporto parlano comunque di un livello di emissioni dei combustibili fossili e dell'industria pari a circa 34 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente per l'anno in corso, decisamente una parte significativa del restante "bilancio di carbonio" della Terra. La riduzione delle emissioni ha riguardato in particolare gli Stati Uniti (-12%) e l'Unione Europea (-11%). In Cina, invece, dove non si è adottato un lockdown nazionale,  si è registrato un -1,7%.

Il settore che ha visto la riduzione maggiore è quello dei trasporti, in particolare grazie al calo degli spostamenti in auto: le emissioni si sono ridotte di circa la metà al picco della prima ondata di Covid-19, ad aprile. A dicembre le emissioni del trasporto stradale erano calate e del 10% su base annua e quelle del trasporto aereo del 40%. Le emissioni del settore industriale, che rappresentano invece il 22% del totale globale, sono calate del 30% nei Paesi dove le misure anti Covid sono state più estese e rigide. Secondo gli esperti, è troppo presto per dire se e quanto le emissioni risaliranno nel 2021.

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