Oceani, von der Leyen annuncia 1 miliardo in ricerca, economia e salvaguardia

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"L'Europa deve pensare come un continente marittimo e comportarsi come una potenza marittima" ha dichiarato la presidente della Commissione europea, intervenendo alla Conferenza Onu sugli oceani a Nizza, presentando il Patto Ue per gli oceani. "L'oceano è nostro alleato ed è il nostro più grande amico quando si tratta di preservare la salute del nostro pianeta e di madre natura", ha aggiunto

 

Proteggere la salute degli oceani e le loro risorse, promuovere la crescita economica delle comunità costiere e costruire un'alleanza globale per la promozione e la salvaguardia degli oceani. Sono questi i punti chiave del Patto per gli oceani, adottato dalla Commissione europea il 5 giugno e presentato oggi alla Conferenza Onu sugli oceani, a Nizza, dalla presidente dell'esecutivo Ue, Ursula von der Leyen. Nel corso dell'evento, von der Leyen ha inoltre annunciato 1 miliardo di euro di investimenti in progetti per l'economia delle comunità costiere, per la ricerca e per chi lavora alla protezione degli ecosistemi marini. "Ci impegneremo a dimezzare l'inquinamento da plastica e nutrienti entro cinque anni, ripristineremo gli habitat naturali e proteggeremo le nostre coste in modo più efficace dall'impatto dei cambiamenti climatici. Il nostro obiettivo è riportare in vita il 20% degli ecosistemi marini europei entro il 2030, al fine di immagazzinare ancora più anidride carbonica e proteggere meglio le nostre comunità costiere dalle condizioni meteorologiche estreme", ha spiegato von der Leyen intervenendo alla Conferenza di Nizza.

"Ue agisca da potenza marittima"

"I nostri pescatori lavorano instancabilmente per nutrirci, giorno e notte, in tutte le condizioni. Tuttavia, le condizioni meteorologiche estreme e la concorrenza sleale stanno costringendo troppi di loro a chiudere l'attività. Questo deve cambiare", ha aggiuntovon der Leyen, illustrando le azioni per promuovere l'economia delle comunità costiere. Per portare avanti questo obiettivo, ha poi chiarito, nel Patto per gli oceani sono previste sovvenzioni a progetti di resilienza delle comunità e il sostegno in via prioritaria della pesca su piccola scala, oltre che la collaborazione con gli Stati membri per un accesso equo e trasparente alle opportunità di pesca e la promozione di azioni per rendere più facile il rinnovo dei piccoli pescherecci, soprattutto nelle regioni più remote. "Inoltre, il Patto per gli oceani aiuterà le nostre flotte a modernizzarsi e a decarbonizzarsi". 

Gli obiettivi

Il Patto mira ad aiutare anche le comunità costiere a costruire nuovi modelli di business a vantaggio sia della natura che delle persone. "Tutto ciò ci aiuterà a produrre almeno la metà del nostro cibo marino proprio qui in Europa, perché i pescatori e le comunità costiere fanno parte della lotta globale per la conservazione degli stock ittici", ha aggiunto von der Leyen. Previste anche azioni per contrastare le attività di pesca illegali, con un approccio definito di tolleranza zero. "Per impedire ai criminali di spostarsi tra Paesi confinanti, svilupperemo partenariati regionali nel Mediterraneo, nell'Africa occidentale e nel Pacifico. In Europa utilizzeremo la registrazione digitale delle catture di pesce per impedire che il pesce catturato illegalmente entri nell'Ue. Insieme al sostegno dei nostri Stati membri, possiamo costruire economie blu sostenibili, sradicare comportamenti sconsiderati e ripristinare l'equilibrio tra l'umanità e il mare", ha spiegato. Focus, infine, sull'alleanza globale per l'oceano. "Vi è una carenza di finanziamenti a sostegno della conservazione degli oceani, della scienza e della pesca sostenibile. Sono lieta di annunciare oggi che l'Europa investirà 1 miliardo di euro in 50 progetti in tutto il mondo", ha annunciato von der Leyen. "La conoscenza è uno degli strumenti più potenti per la conservazione degli oceani, quindi un terzo del miliardo di euro di finanziamenti annunciato oggi è destinato a progetti di ricerca e scientifici", ha specificato von der Leyen. "L'Europa deve pensare come un continente marittimo e comportarsi come una potenza marittima", ha dichiarato la presidente della Commissione europea. "Dobbiamo fare in modo che l'oceano rimanga nostro alleato, ora e in futuro".

Costa: "Per Ue priorità, altri preferiscono Marte"

"Per l'Europa, gli oceani rappresentano ormai una missione scientifica. Al fine di sfruttare le immense opportunità, promuovere l'innovazione, stimolare la competitivita' e raggiungere la resilienza economica. Mi compiaccio dell'annuncio da parte della Commissione dell'iniziativa sull'osservazione degli oceani. Così come dell'annuncio da parte della Francia della sua 'Missione Nettuno'. Altri hanno dato la priorità alla Luna o a Marte". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, intervenendo alla Conferenza Onu sull'oceano. "L'Unione europea ha la volontà e dispone delle condizioni necessarie per diventare un polo scientifico mondiale in materia di conoscenza degli oceani, azione per il clima e sicurezza marittima digitale. Ecco perché una moratoria sull'estrazione mineraria dai fondali marini potrebbe essere utile. Ecco perché dobbiamo promuovere un tale approccio basato su dati scientifici a livello mondiale, sulla base di un dialogo multilaterale con i settori pubblico e privato", ha concluso Costa.

Guterres: "Fondali marini non diventino Far West"

"Le profondità marine non possono trasformarsi in un Far West". Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres alla Conferenza dell'Onu sugli Oceani in corso a Nizza facendo riferimento al presidente americano Donald Trump che "pianifica di avviare unilateralmente l'estrazione di ciottoli di nichel e altri metalli essenziali nelle acque internazionali del Pacifico. Ora vediamo la minaccia dell'unilateralismo incombere sull'oceano. Non possiamo permettere che cio' che e' successo al commercio internazionale accada al mare", ha aggiunto il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, chiedendo "azioni chiare" all'Autorità Internazionale per i Fondali Marini per porre fine a questa "corsa predatoria" per i metalli essenziali.

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