Lo rileva la Coldiretti. Il livello del fiume al ponte della Becca, nel Pavese, è di -2,4 metri, lo stesso registrato ad agosto 2019. Ma tutta Italia deve fare i conti con il caldo anomalo: situazione difficile al Centro-sud e sulle isole
Il livello idrometrico del Po è sceso, ed è basso come in piena estate. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti. Non solo: la situazione potrebbe aggravarsi. Come sottolinea l'associazione, non si prevedono precipitazioni se non di scarsa entità, e quindi potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni, anche del 20%. Attualmente, il livello del fiume al ponte della Becca, nel Pavese, è di -2,4 metri, lo stesso registrato a metà agosto 2019.
Clima anomalo in tutta Italia
Tra siccità e alte temperature, la situazione del Po è critica. Ecco perché, ricorda Coldiretti, l'Autorità distrettuale di bacino ha convocato per il prossimo 6 marzo l'Osservatorio sulle crisi idriche per fare il punto della situazione. Anomalie si vedono anche nei grandi laghi, che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 25% del Lario al 28% dell'Iseo. Ma il problema riguarda tutta, che deve fare i conti con un clima anomalo. Come rileva l'associazione, la temperatura registrata fino a ora in Italia è superiore di 1,65 gradi rispetto alla media storica, stando alle elaborazioni su dati Isac-Cnr relativi ai mesi di dicembre e gennaio.
La situazione al Centro e Sud
Citando gli ultimi dati dell'Osservatorio Anbi, Coldiretti ricorda che "nel Centro-sud la situazione è ancora più difficile con l'allarme siccità in campagna, che è scattato a partire dalla Puglia dove la disponibilità idrica è addirittura dimezzata negli invasi rispetto allo scorso anno". Difficoltà si registrano anche in Umbria, "con il 75% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno caduta nel mese di gennaio" e in Basilicata, "dove mancano all'appello circa due terzi delle risorse idriche disponibili rispetto allo stesso periodo del 2019".
La situazione sulle isole
In Sardegna, il Consorzio di bonifica di Oristano "ha addirittura predisposto a tempo di record l'attivazione degli impianti per l'irrigazione per garantire acqua ai distretti colpiti dalla grave siccità. In vaste aree della Sicilia i campi sono aridi e i semi non riescono neanche a germinare", sottolinea Coldiretti.