Orso M49, per il ministro dell’Ambiente Costa non è valido l’ordine di cattura

Ambiente

Il titolare del dicastero ha scritto su Facebook che la direttiva del presidente della provincia di Trento è una "inutile forzatura". L’assessore provinciale all'agricoltura: "L’animale è responsabile dell'80% dei danni causati dai grandi carnivori in Trentino nel 2019"

"Il presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha dato ordine di catturare l'orso M49 ma non può farlo". Queste le parole del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, sul suo profilo Facebook. Lo stesso ministro ha poi spiegato che "catturare l'orso M49 senza una deliberazione ufficiale da parte dei tecnici della conferma della sua pericolosità è solo un'inutile forzatura". Il provvedimento di cattura era stato comunicato dalla giunta provinciale lo scorso 28 giugno: "Il via libera ci sarà con una mia ordinanza. Non attendiamo più la pronuncia del ministro e diamo mandato alle strutture provinciali di procedere alla cattura di M49. Non vogliamo attendere il rischio di un attacco all'uomo", aveva detto Fugatti. "L'orso M49 - sostiene poi l'assessore all'agricoltura, Giulia Zanotelli - è il responsabile dell'80% dei danni causati dai grandi carnivori in Trentino nel 2019".

Costa: "Mai e poi mai si parla di abbattimento"

Nel suo lungo post, il ministro Costa ha anche aggiunto che "mai e poi mai si parla di abbattimento", mentre la cattura sarebbe finalizzata a far vivere l'orso "in cattività, in uno spazio grande ma recintato e continuamente monitorato". Ma la cattura, ribadisce Costa, non può avvenire "senza una deliberazione del prefetto per motivi di sicurezza pubblica o dopo una precisa analisi dell'Ispra, il cui ruolo è fondamentale". Infine, sulla presunta pericolosità dell'animale: "Le istituzioni locali avrebbero provato che l'orso potrebbe essere pericoloso per la pubblica incolumità perché eccessivamente confidente. Fino ad oggi lo è stato sì, ma non con l'uomo, sebbene si sia avvicinato e sia entrato, in cerca di cibo, in strutture come una stalla e una casa estiva in quel momento non abitata. È una differenza sostanziale: perché se l'orso è considerato dannoso, cioè che provoca dei danni, risarcibili, non ne è prevista la cattura. Se è pericoloso, invece sì". La decisione da prendere sta tutta in questa domanda, "a cui sono i tecnici specializzati e quindi l'Ispra che devono dare una risposta: l'orso è pericoloso per l'uomo? Si avvicinerebbe a una casa abitata? A una scuola, a un gruppo di persone in gita? Sono i tecnici a dover esaminare, valutare, e parlare".

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