Clean Air Dialogue, Italia firma l'intesa per migliorare la qualità dell'aria

Ambiente
Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, all'apertura del Sergio Costa (Fotogramma)

Il bilaterale con la Commissione europea dura due giorni, il 4 e il 5 giugno a Torino. Il protocollo prevede lo stanziamento di 400 milioni e sei mesi di tempo per individuare misure concrete

Si è aperto a Torino il Clean Air Dialogue, due giorni di confronto tra Italia e Commissione europea per delineare misure contro l'inquinamento dell'aria. L'appuntamento porterà alla sottoscrizione del protocollo “Aria pulita”, una intesa tra governo, Regioni e Province autonome per il miglioramento della qualità dell'aria.

Cosa prevede il protocollo Aria Pulita

L'intesa prevede una dotazione di 400 milioni e sei mesi di tempo per individuare misure concrete contro l'inquinamento atmosferico. Presso la presidenza del Consiglio viene istituita l'unità di coordinamento dei Piani per il miglioramento della qualità dell'aria. Si tratta di una segreteria politica con compiti di raccordo fra tutti i soggetti coinvolti, tra i quali sei ministeri: Ambiente, Economia, Sviluppo Economico, Infrastrutture e trasporti, Politiche agricole e Salute. “Abbiamo definito un percorso che ci porterà ad allinearci con le norme europee sull'inquinamento dell'aria”, ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Confido che la commissaria Vella, che ringrazio, abbia constatato in questi mesi l'impegno con cui stiamo affrontando questo problema". Conte ha sottolineato la volontà di “eliminare gradualmente la produzione di energia a carbone entro il 2025, un obiettivo molto ambizioso che confidiamo di raggiungere. L'Italia – ha continuato il premier - è all'avanguardia nella lotta ai cambiamenti climatici, abbiamo già superato gli obiettivi europei del 2020 e stiamo procedendo fiduciosi verso il superamento degli obiettivi del 2030”.

Cosa sono i Clean Air Dialogue

I Clean Air Dialogue sono eventi, convocati su base volontaria dai singoli Paesi dell'Ue. Negli ultimi due anni si sono svolti in Repubblica Ceca, Spagna, Slovacchia, Ungheria, Lussemburgo e Irlanda. Sull'Italia gravano due procedure d’infrazione sulla qualità dell’aria: la 2015/2043 e la 2014/2147, relative al superamento dei livelli di biossido di azoto (NO2) e particolato (PM10) in alcune Regioni italiane. Il 15 novembre 2018, su invito del Commissario per l’Ambiente Karmenu Vella, il ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha richiesto la realizzazione del Clean Air Dialogue in Italia. L'obiettivo dei dialoghi è avviare un confronto tra Commissione Europea e Stati per avere un approccio nazionale agli obiettivi fissati dall'Ue, condividere buone pratiche, presentare risultati raggiunti, illustrare i finanziamenti disponibili e individuare azioni aggiuntive per il contrasto dell’inquinamento atmosferico.

Ambiente: I più letti