Strage di pipistrelli in Australia: 23mila esemplari morti in due giorni

Ambiente
Un esemplare di volpe volante (Foto: archivio Getty Images)

Un'ondata di calore, che ha colpito il nord-est del Paese alla fine di novembre, ha ucciso quasi un terzo delle volpi volanti dagli occhiali presenti sul territorio nazionale. Gli ambientalisti lanciano l'allarme

 

In Australia un'ondata di calore ha ucciso un terzo delle volpi volanti dagli occhiali, una specie di pipistrelli. Agli esemplari di chirotteri è stata fatale una temperatura superiore ai 40 grandi, registrata il 26 e 27 novembre 2018. Le scene descritte dagli abitanti della città di Cairns, nel nord-est del Paese, sono quasi apocalittiche: i pipistrelli cadevano in massa dagli alberi ovunque, nei cortili delle case, nelle strade e nelle piscine.

Morti 23mila esemplari

I ricercatori che sono intervenuti per salvare il salvabile hanno trovato gruppi di pipistrelli che si erano stretti l'un l'altro nei rami più bassi, forse nel tentativo di mitigare il calore. La Western Sydney University ha fatto una stima della strage: sarebbero morti 23mila esemplari tra il 26 e il 27 novembre. Non è escluso però che le vittime siano state fino a 30mila: secondo il capo del team di ricerca Justin Welbergen, alcune colonie di pipistrelli non sono state incluse nel conteggio. L'impatto sulla popolazione australiana delle volpi volanti dagli occhiali è stato devastante: dei circa 75mila esemplari presenti prima di novembre, quasi un terzo sono morti per l'ondata di calore. Oltre a questi pipistrelli, durante i due giorni di temperature eccezionali sarebbero morti anche 10mila esemplari di volpe volante nera.

Un canarino del cambiamento climatico

La soglia mortale per questi animali sembra essere quella dei 42 gradi, evidentemente superati durante la tarda primavera di Cairns, una città che si trova fra l'Equatore e il tropico del Capricorno. Le volpi volanti, affermano i ricercatori alla Bbc, non sono però più sensibili ai cambiamenti climatici di altri animali dell'area, semplicemente sono state impressionanti le dimensioni della strage, perché le volpi volanti tendono a riunirsi in folte colonie nelle aree urbane. Welbergen ha definito i pipistrelli "i canarini del cambiamento climatico". la morte di questi animali sarebbe un segnale d'allarme, così come quella degli uccelli utilizzati nelle miniere di carbone perché in grado di avvertire prima dell'uomo la presenza di gas pericolosi.

L'appello al governo

Viste le proiezioni del riscaldamento globale, le ondate di calore saranno sempre più frequenti. E a pagare il conto sarà, prima di altri, la fauna di alcune aree. Da tempo le volpi volanti sono esposte a rischi legati al cambiamento climatico. la loro popolazione si è dimezzata negli ultimi dieci anni, secondo quanto riferisce il direttore del programma nazionale per la protezione di questa specie, David Westcott. Un calo che può essere attribuito interamente al clima, perché questi animali non sono sottoposti a pressioni di altro tipo, come la caccia. Gli ambientalisti chiedono al governo australiano di modificare la classificazione delle volpi volanti dagli occhiali da "specie vulnerabile" a "specie a rischio", cosa che permetterebbe di incrementarne le tutele.  

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