Il titolare del ministero dell'Ambiente ha parlato ai microfoni di Sky tg24, per lanciare la campagna "Io sono Ambiente" e coinvolgere i cittadini. "Non utilizzate oggetti usa e getta". Lo speciale Sky un mare da salvare
"Nei mari del nostro pianeta c’è troppa plastica e il nostro Mar Mediterraneo purtroppo non è esente". Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha parlato a Sky TG24 di un’iniziativa promossa dal ministero per sensibilizzare i cittadini al problema dell’inquinamento marino da plastica. Nell'intervista sono toccati anche altri temi, dagli incendi alle ondate di calore
La campagna "Io sono ambiente"
"Nei mari del nostro pianeta c’è troppa plastica, c’è tanta plastica, l’ideale è che non ce ne fosse proprio. Parliamo di macroplastiche ma anche di microplastiche, ovvero quelle più piccole di 5 millimetri. E il nostro Mar Mediterraneo purtroppo non è esente". Con queste parole il ministro Sergio Costa lancia la campagna "Io sono ambiente". "Ciascuno di noi è ambiente e ciascuno di noi può fare qualcosa, per esempio non utilizzare piatti, posate, bicchieri e cannucce di plastica, cioè la plastica usa e getta. Chiedo ad ogni cittadino: raccoglietela. Se potete non usatela, ma se la trovate, raccoglietela, per senso di educazione civica ambientale".
L'alleanza con i pescatori
"Noi vorremmo arrivare a una norma, che ci consenta di tutelare il mare dalle plastiche, ma avere anche degli alleati, come i pescatori. Stiamo individuando un percorso normativo per metterli al nostro fianco, perché queste battaglie si vincono insieme", ha detto il ministro.
“Abbiamo firmato un protocollo d’intesa, il mio ministero e quello dell’Interno ma per far parlare fra loro Vigili del Fuoco e Carabinieri forestali, al fine di individuare chi fa cosa e come”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa parlando del rischio incendi dovuto al caldo. “Ho inaugurato – ha proseguito – non più tardi di 10 giorni fa, nel Parco Nazionale del Vesuvio, un sistema di videosorveglianza per la tutela di due cose: contro gli incendi di bosco ma anche dal deposito incontrollato o dalla costituzione di discariche di rifiuti”.
Le ondate di calore
L’Italia si vuole portare, rispetto all’accordo di Parigi che è stato già una pietra miliare e un accordo storico per tutto il mondo, oltre: entro il 2025 le riduzioni della Co2, cioè dell’anidride carbonica, deve ridursi del 15% ma entro il 2030 del 40% che è oltre la soglia di Parigi, perché ci rendiamo conto che non possiamo aspettare, che dobbiamo fare presto perché se no i nostri figli non sapranno dove vivere bene ” Lo ha detto a Sky TG24 il ministro dell’Ambiente Sergio Costa circa il problema delle ondate di calore che colpiscono soprattutto le città italiane.