La terza maglia della Juventus è fatta con plastica raccolta nei mari
AmbientePresentato il "third kit 2018-2019" realizzato da Adidas con il Parley Ocean Plastic, un tessuto ottenuto dalla lavorazione dei materiali inquinanti recuperati negli oceani. LO SPECIALE UN MARE DA SALVARE
La Juventus scende in campo contro l'inquinamento marino. La squadra campione d'Italia ha infatti comunicato che la terza divisa per la stagione 2018-2019 sarà realizzata con il Parley Ocean Plastic, un tessuto ottenuto dalle plastiche raccolte negli oceani. (LO SPECIALE SKY UN MARE DA SALVARE)
La terza maglia della Juve 2018-2019
I dettagli del "third kit Juventus 2018/19" sono stati diffusi in un comunicato pubblicato sul sito internet dei campioni d'Italia in cui si rendono note le caratteristiche principali dell'outfit sportivo. Nella divisa dominano le varie tonalità di grigio su cui si staglia, in giallo, il logo della Juventus: il tutto realizzato con poliestere 100% riciclato che contiene Ocean Plastic di Parley. Il materiale nasce dalla collaborazione tra Adidas e Parley for the Oceans, programma che ha l'obiettivo di contribuire alla diminuzione dell'inquinamento degli oceani creando indumenti di prima qualità. "La terza divisa per la prossima stagione - scrive la Juventus sul web - abbina la modernità nelle linee e nei colori a una tecnologia all'avanguardia, con uno sguardo innovativo all'ambiente".
Il programma Parley for the Oceans
Il third kit 2018-2019, dicono dalla società, unisce "tecnologia e performance a un design eco-innovativo e interpreta l’impegno per lambiente in perfetto stile Juventus: essere sempre i primi a raccogliere nuove sfide e raggiungere nuovi traguardi". L'impegno della squadra si sposa con quello del suo sponsor Adidas, che di Parley for the Oceans è membro fondatore. Attraverso una rete virtuosa fra studiosi e creativi e la collaborazione di Adidas, il programma si pone l’obiettivo di contribuire alla diminuzione dell’inquinamento degli oceani. La metodologia di Parley for the Oceans è denominata "AIR - Avoid, Intercept e Redesign", nome che deriva dai tre livelli su cui il programma interviene: ridurre l’inquinamento eliminando rifiuti dagli oceani, prevenire l’accumulo di plastiche in mare, ridisegnare lo sportswear attraverso materiali innovativi.