Dopo quello del Consiglio di Stato, arriva un secondo ok: i clienti potranno arrivare con le loro buste per la spesa. I contenitori "alternativi" dovranno però avere le stesse caratteristiche di quelli dei supermercati: monouso, nuovi, adatti per alimenti e compostabili
Come devono essere i sacchetti "alternativi"
Il ministero della Salute prosegue spiegando che "laddove il consumatore non intenda acquistare il sacchetto commercializzato, può utilizzare sacchetti autonomamente reperiti solo se idonei a preservare l'integrità della merce e rispondenti alle caratteristiche di legge". Alla luce del parere del Consiglio di Stato, "deve trattarsi di sacchetti monouso (quindi, non riutilizzabili), nuovi (quindi, non utilizzati in precedenza), integri, acquistati al di fuori degli esercizi commerciali, conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti e aventi le caratteristiche 'ambientali'" previste dalle legge 123/2017, che ha introdotto l'obbligo dei sacchetti compostabili a pagamento per l'ortofrutta.
Supermercati controlleranno la conformità dei sacchetti portati da casa
Saranno i supermercati stessi a verificare l'"idoneità e la conformità" dei sacchetti portati dai clienti da casa. E gli esercizi commerciali potranno vietare i sacchetti non conformi. Criticità potrebbero arrivare però dal diverso peso dei contenitori "alternativi" a quelli in vendita nei supermercati. Le bilance delle casse, spiega il ministero della Salute, "sono tarate in modo da sottrarre dal peso di frutta e verdura la tara del sacchetto messo a disposizione del cliente (4-6 grammi circa)". E quindi "l'uso dei 'contenitori alternativi' acquistati al di fuori degli esercizi commerciali impedirebbe il calcolo corretto della tara". Su questo "si reputa opportuno acquisire l'avviso del Ministero dello Sviluppo economico".
Codacons: "Accolta la nostra diffida"
Il Codacons accoglie positivamente la notizia e parla di un' "importante vittoria". "Il ministero della Salute ha infatti accolto la diffida presentata dall'associazione in cui si chiedeva di consentire ai consumatori l'utilizzo di sacchetti per la spesa, borse o retine riutilizzabili e di emanare con urgenza la relativa circolare", spiegano dall'associazione.