Trasferite prime caprette dall'isola Palmaria a fattoria didattica

Ambiente
Due delle caprette dell'Isola Palmaria (foto: Ansa)
1-CAPRETTE-PALMARIA

Gli esemplari verranno sottoposti alle analisi di routine per accertare il loro stato di salute nel centro del Carpanedo a La Spezia. In seguito, saranno trasferite a gruppi di 20 anche tutte le 80 caprette che l'Enpa ha stimato sull'isola di fronte a Porto Venere

Le prime otto caprette dell'isola Palmaria, di fronte a Porto Venere, sono state trasferite nella mattinata del 27 aprile presso la fattoria didattica del Carpanedo alla Spezia. In totale, l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha stimato che sull'isola ci sarebbero un totale di 80 esemplari. Il loro trasferimento si è reso necessario quando l'amministrazione comunale aveva ipotizzato la loro soppressione in quanto costituirebbero un problema per l'habitat locale. Questi primi otto esemplari verranno sottoposti alle analisi di routine per accertare il loro stato di salute e, successivamente, saranno trasferiti anche gli altri a gruppi di 20.

In campo le associazioni animaliste

Contro l'abbattimento delle caprette sono scese in campo diverse associazioni animaliste in questi mesi. La soluzione per evitare la loro soppressione e, al contempo, tutelare l'ambiente dell'isola del Golfo della Spezia, è stata appunto quella di trasferirle in un centro ad hoc, dove potranno ricevere tutta l'assistenza e le cure necessarie. "Le caprette - ha spiegato Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale Enpa che insieme a Asl 5 ha curato queste prime catture - resteranno alla fattoria didattica per sei mesi, il tempo di completare le verifiche sanitarie. Poi potranno essere adottate".

Le operazioni di cattura

Le operazioni di ricerca e recupero delle caprette sull'Isola Palmaria sono state condotte in questi mesi dall'Enpa. Si è trattato di una delle più vaste operazioni di cattura di animali selvatici mai tentate nel nostro Paese. Gli esperti dell'Enpa hanno in un primo momento studiato i movimenti degli animali, per poi attirarli in recinti muniti di esche fatte di cereali. Gli esemplari catturati sono stati dotati di radiocollari e rilasciati in modo da poter rintracciare altri gruppi di capre. Al termine della permanenza nella fattoria, le caprette potranno essere adottate, ma solo da chi non ha intenzione di farne un uso alimentare.

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