Sostenibilità ambientale: primato alla Svizzera, Italia sedicesima

Ambiente
La località di Moléson, nelle Prealpi svizzere (foto: Getty Images)
GettyImages-Svizzera

Al World Economic Forum è stata presentata la "pagella verde" assegnata dalle università di Yale e Columbia in base all'Environmental Performance Index. Il nostro Paese davanti a Canada e Stati Uniti

La Svizzera guida la classifica della sostenibilità ambientale per quanto riguarda il 2018. È quando emerge da un report presentato a Davos, nel corso della 48esima edizione del World Economic Forum e realizzato dalle università di Yale e Columbia. I due atenei hanno stilato un'apposita graduatoria basata sull'Environmental Performance Index (Epi), l'indice delle prestazioni ambientali da loro sviluppato. L'Italia, in questo ranking, che tiene conto in particolare della salute ambientale e della vitalità degli ecosistemi, si trova al sedicesimo posto, davanti a paesi come Olanda e Stati Uniti. In fondo alla classifica Bangladesh e Burundi.  

L'indice di sostenibilità ambientale

Il report relativo all'indice di prestazione ambientale Epi è giunto nel 2018 alla sua decima edizione e sottolinea come la qualità dell'aria sia uno degli elementi più critici per la salute pubblica. Il rapporto è biennale e viene prodotto dai ricercatori delle università di Yale e Columbia in collaborazione con il World Economic Forum. Il documento valuta 180 paesi secondo 24 indicatori di rendimento e dieci categorie di emissione nell'ambito della salute ambientale e vitalità degli ecosistemi. Nella classifica prodotta in base a questi parametri, la Svizzera è al primo posto, seguita da Francia, Danimarca, Malta e Svezia. L'Italia è invece sedicesima, davanti a Olanda, Canada e Stati Uniti. 

Promossi e bocciati

Il primato della Svizzera riflette le prestazioni elevate in particolare per la qualità dell'aria e la protezione del clima. I punteggi elevati degli elvetici sarebbero la conseguenza di strategie sul lungo termine per quanto riguarda la salute pubblica, la conservazione delle risorse naturali e la progressiva riduzione delle emissioni di gas serra. Gli Stati Uniti, invece, sono 25esimi: hanno totalizzato buoni punteggi per alcuni fattori, come gli impianti igienici o la qualità dell'aria, ma performance deboli su altri temi, come le emissioni di gas serra e la deforestazione. Tra le economie emergenti, la Cina (120esima) e l'India (177esima) risentono dalla pressione sull'ambiente data dall'aumento demografico e dalla rapida crescita economica. Fa meglio il Brasile, alla posizione 69, più concentrato sulla sostenibilità. In fondo alla classifica ci sono, nell'ordine, Nepal, India, Repubblica democratica del Congo, Bangladesh e, ultimo della lista, Burundi. Secondo gli esperti, questi Paesi avrebbero bisogno di concentrare i loro sforzi sulla qualità dell'aria anche attraverso la riduzione di gas inquinanti e sulla tutela della biodiversità. Compiti, quest'ultimi, non facili, soprattutto per alcuni Stati, alle prese con problemi politici e sociali ancora più impellenti.

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