Rischio aridità su un quarto del pianeta con aumento temperature di 2°

Ambiente
Foto d'archivio (Getty Images)

Lo rivela uno studio dell’Università cinese di Shenzen, secondo cui per evitare il rischio siccità e incendi sul 25% della Terra è necessario mantenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5 gradi oltre il livello pre-industriale

Oltre un quarto della superficie terrestre potrebbe diventare arida senza un controllo delle temperature globali. L'allarme arriva dalgli scienziati della Southern University of Science and Technology (Sustech) di Shenzhen, in Cina, secondo i quali il rischio aridità è direttamente connesso a un possibile aumento delle temperature globali di 2 gradi sopra i livelli pre-industriali.

Il pericolo dell'aridità

Lo studio, pubblicato dalla rivista Nature Climate Change, suggerisce dettagliatamente come molte regioni della Terra potrebbero affrontare gravi minacce legate ai fenomeni di siccità e incendi spontanei. Gli scienziati responsabili della ricerca suggeriscono che l'unico modo per scongiurare il pericolo è quello di mantenere il riscaldamento globale sotto gli 1.5 gradi centigradi rispetto al livello pre-industriale: in questo modo si eviterebbero cambiamenti estremi per circa due terzi di queste aree. Secondo Chang-Eui Park (citato dal The Guardian), primo autore dello studio, "l'aridità è una seria minaccia perché può avere un impatto negativo su aree come l'agricoltura, la qualità dell'acqua e la biodiversità. Può anche portare a ulteriori siccità e incendi simili a quelli scoppiati in tutta la California".

Lo studio del Sustech

L'aridità è una misura della secchezza della superficie terrestre, che può essere calcolata combinando le previsioni di precipitazione ed evaporazione. Nel loro studio, gli scienziati hanno messo a confronto 27 diversi modelli climatici globali per individuare le regioni in cui si prevede che la Terra diventi significativamente più asciutta in relazione a un livello di riscaldamento globale di 1,5 C e 2 gradi centigradi oltre i livelli pre-industriali. Secondo Manoj Joshi, un coautore dello studio, i risultati prevedono che "l'aridità emergerebbe su circa il 20-30% della superficie terrestre del mondo nello stesso lasso di tempo in cui il cambiamento della temperatura media globale dovesse raggiungere i due gradi". Joshi ha anche precisato che i due terzi delle regioni colpite potrebbero evitare un'aridificazione significativa se il riscaldamento dovesse essere limitato a 1,5 gradi centigradi".

Le regioni più colpite

Secondo la ricerca, i livelli di siccità sono già aumentati in tutto il Mediterraneo, nell'Africa meridionale e nella costa orientale dell'Australia durante il corso del Ventesimo secolo. Altre aree semi-aride, come quelle del Messico, del Brasile, dell'Africa meridionale e dell'Australia, hanno iniziato a trasformarsi in deserto parallelamente al riscaldamento globale. Tim Osborn, un altro autore dello studio, ha sostenuto che le aree del mondo che trarrebbero maggiori benefici dalla limitazione del riscaldamento al di sotto dell'1,5 gradi, sono alcune zone del sud-est asiatico, dell'Europa meridionale, dell'Africa meridionale, dell'America centrale e Australia meridionale, dove oggi vive più del 20% della popolazione mondiale.

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