Natale, ecco la guida per un albero "green"

Ambiente
L'albero di Natale è un ospite fisso nelle case a dicembre (Getty Images)
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Spesso non è facile comprendere il vero impatto ambientale del più tipico degli addobbi natalizi: ecco come orientarsi nella scelta

 

È più ecologico un albero vero o uno sintetico? Anche se la risposta sembra scontata, non è detto che evitare il taglio di una pianta sia per forza la scelta più rispettosa dell'ambiente. Le variabili da tenere in considerazione per ridurre quanto più possibile l'impatto sull'ecosistema degli addobbi natalizi sono molte: ecco una guida per orientarsi in vista di un Natale "green".  

I consigli del Guardian

In una rubrica di Lucy Siegle sul quotidiano britannico The Guardian, la scelta ricade sull'abete autentico, anche per non estendere la "pandemia globale della plastica". Anche se nemmeno questa opzione, spiega la giornalista, è immune da aspetti problematici. La crescita di questi alberi è spesso accelerata quanto più possibile da prodotti chimici quantomeno controversi come il glifosato, ma il cui uso non è proibito su scala comunitaria. In questo senso, si può decidere ad esempio per l'acquisto di un albero certificato come biologico, ma anche di comprarlo completo di vaso e radici, per poi premurarsi di trapiantarlo dopo il Natale. Piantato in spazi ristretti e tenuto in casa, nessun abete resiste a lungo.

 

L'albero artificiale

Secondo quanto calcolato dall'associazione ecologista Carbon Trust, un albero artificiale di 2 metri ha un impatto ambientale di 40 chili di CO2. Un albero vero produce invece 16 chili di CO2 se viene gettato in discarica e appena 3,5 chili se viene bruciato. Destinare le piante alla discarica ha un risvolto negativo anche perché la decomposizione produce metano, 25 volte più dannoso dell'anidride carbonica. L'albero artificiale, che richiede molta più energia per essere prodotto e che, naturalmente, non produce ossigeno come la controparte naturale, diventa un'opzione ecologica solo se viene riutilizzato per molti anni, almeno 9. A fornire quest'ultima stima è uno studio pubblicato nel 2011 dalla PE International (ora Thinkstep), un'azienda attiva nel settore della sostenibilità ambientale.

Una scelta ponderata

A conti fatti, la vera scelta ecologica per l'albero di Natale è quella di acquistarlo autentico, con la raccomandazione di fare il possibile affinché sopravviva dopo le feste, magari pronto per un riutilizzo l'anno successivo. La seconda opzione più "green", per quanto possa sembrare strano, è quella di comprare un abete vero e di smaltirlo bruciandolo. Nelle grandi città spesso questo non è possibile e, in particolare negli Stati Uniti, gli abeti vengono abbandonati per le strade e così indirizzati verso le discariche: si tratta dell'opzione meno desiderabile in assoluto. Se non non si è in grado di percorrere una di queste due strade, meglio puntare sul sintetico, cercando perlomeno di far durare il proprio albero più a lungo possibile.

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