Agrigento, prolungato il razionamento dell’acqua a causa della siccità
AmbienteLa Girgenti Acque invita i cittadini della Provincia a "un uso responsabile" delle risorse idriche "evitando gli sprechi inutili". L’emergenza, secondo la società è dovuta al perdurare dell'assenza di precipitazioni e ad alcune precarietà del sistema
Tutte le fonti, gli invasi, le sorgenti, i pozzi "sono interessati da siccità, e la risorsa idrica a disposizione si è significativamente ridotta", ragione per la quale è necessario "un uso responsabile" dell'acqua "evitando gli sprechi inutili". Con queste parole la società di gestione idrica della provincia di Agrigento, Girgenti Acque, ha invitato i cittadini della zona a fare maggiore attenzione nell’utilizzo delle risorse per far fronte alla crisi che sta vivendo la Provincia.
Prolungata assenza di precipitazioni
Tra le cause principali della siccità che ha colpito la provincia di Agrigento, secondo la società di gestione idrica, c’è il preoccupante perdurare dell'assenza di precipitazioni, un fenomeno che interessa ormai "da mesi l'intera Sicilia". L’eccessiva scarsità di piogge ha causato una "grave riduzione" delle riserve d'acqua nell’intera provincia tale da costringere la Girgenti Acque ad adottatore misure per la redistribuzione e il riequilibrio delle risorse idriche tra i comuni gestiti. Per far fronte alla crisi, il gestore ha deciso di allungare i turni di erogazione, una misura definita "inevitabile".
Segnalata la precarietà del sistema
Le eccezionali condizioni atmosferiche per Girgenti Acque non sono le uniche responsabili dell’emergenza. La società ha fatto presente in un comunicato di aver da tempo segnalato "la precarietà del sistema delle infrastrutture idriche", invitando gli enti preposti all'adozione delle misure necessarie. Secondo Girgenti Acque è necessario, ad esempio, che venga predisposto il pieno utilizzo di tutte le fonti idriche della provincia, comprese quelle ubicate nei Comuni che non hanno consegnato gli impianti al gestore e che non sono utilizzate o sono sfruttate solo parzialmente. Inoltre per far fronte all’emergenza e rendere "disponibili ulteriori risorse per la comunità agrigentina" bisognerebbe poter accedere alle fonti e all'acquedotto Tre Sorgenti, oltre che mettere in atto opere di rifacimento delle reti idriche comunali, "in primis del Comune di Agrigento", e riattivare il dissalatore di Porto Empedocle.