Clima in Antartide, parte nuova campagna di ricerca italiana
AmbientePiù di 200 ricercatori lavorano alla stazione "Mario Zucchelli" sul promontorio di Baia Terra Nova. Previsti 50 progetti di studio su temperature e specie animali. Coinvolti il Miur, l'Enea e il Cnr
Una nuova spedizione italiana raggiungerà l'Antartide, con 210 ricercatori e 50 progetti di studio su ecosistema e clima previsti.
La missione di Enea e Cnr
La nuova missione è partita ufficialmente nella giornata di giovedì 19 ottobre con l'apertura della stazione "Mario Zucchelli". Si tratta della 33esima Campagna estiva del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziata con 23 milioni di euro dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. I due attori coinvolti sul campo sono l'Enea per quanto riguarda gli aspetti logistici e il Cnr per ciò che concerne la programmazione e il coordinamento scientifico.
Gli obiettivi della campagna italiana
La campagna durerà quattro mesi e si svilupperà con attività di ricerca presso diverse basi antartiche, in collaborazione con gli altri Paesi presenti sul continente. Gli obiettivi sono molteplici: gli scienziati proveranno a individuare nuovi batteri antartici, importante fonte di molecole testate in vitro in grado di offrire soluzioni innovative per l'attivazione del sistema immunitario umano. Continuerà lo studio delle profondità della calotta antartica, per determinare il sito ideale di perforazione nel tentativo di risalire alla composizione dell'atmosfera un milione e mezzo di anni fa.
Il piano per un'aviopista
Così come proseguiranno gli studi dell'Antartic Silverfish e dell'Antartic Toothfish, due specie chiave nell'ecosistema locale. C'è poi l'intenzione di portare avanti il piano di realizzazione di un'aviopista su terra nel sito di Boulder Clay, destinata a diventare un punto di riferimento anche per le basi vicine e a garantire l'autonomia aerea al programma antartico italiano.I primi 17 partecipanti alla missione hanno già raggiunto la base italiana "Mario Zucchelli", dopo un volo di oltre otto ore proveniente dalla Nuova Zelanda e veloce passaggio alla stazione antartica statunitense McMurdo. L'avamposto italiano si trova sul promontorio di Baia Terra Nova, una zona più fredda rispetto alla costa ghiacciata del mare di Ross. Qui infatti le temperature scendono fino ai -40 gradi centigradi durante l'inverno australe.
Temperature fino a -80 gradi durante l'inverno
La base, rimasta chiusa negli ultimi mesi proprio per l'eccessiva rigidità del clima e ora innevata, riapre sotto la direzione del capo spedizione Alberto Della Rovere che è arrivato in loco insieme ai tecnici specializzati dell'Enea, al personale delle Forze Armate addetto alla sala operativa, ai piloti di elicottero, a un medico e un cuoco. Dopo aver provveduto al disgelo della base, il team si occuperà della preparazione di una pista di atterraggio più adeguata sul mare ghiacciato di Ross e del ripristino della connettività nella base. Il 7 novembre, invece, dalla "Mario Zucchelli" partirà un team di ricercatori in direzione della stazione italo-francese Concordia a Dome C, sul plateau antartico. La squadra darà il cambio al personale di 13 persone che è stato impegnato nella campagna invernale, durante la quale si sono toccate temperature di -80 gradi centigradi.