13 ottobre, Giornata per la riduzione dei disastri naturali

Ambiente
Solo tra il 2008 e il 2012 sarebbero state 144 milioni le persone costrette a emigrare a causa di disastri naturali (Getty Images)

Istituita dalle Nazioni Unite, si celebra ogni anno il 13 ottobre a partire dal 2009 con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza globale sulle azioni concrete, politiche e pratiche, per ridurre i rischi legati a questi fenomeni

Il 13 ottobre si celebra la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali. Istituita dalle Nazioni Unite, questa data è stata scelta ufficialmente nel 2009 attraverso una risoluzione dell’Assemblea generale. Obiettivo dell’iniziativa è aumentare la consapevolezza globale sui rischi legati ai disastri ambientali, mirando ad adottare tutte le azioni e le politiche necessarie per mitigare gli effetti di questi fenomeni.

Gli obiettivi del 2017

L’idea dell’edizione di quest’anno, intitolata “Home safe home – Reducing exposure, reducing displacement”, è la stessa tracciata nel 2016 con il lancio della campagna "Sendai Seven" da parte del United Nations International Strategy for Disaster Reduction (Unisdr), l’organo dell’Onu per la riduzione dei disastri naturali, che consiste nel perseguire alcuni obiettivi chiave. Tra i punti principali sui quali lavorare per sensibilizzare la pubblica opinione, governi e istituzioni: la comprensione dei rischi legati ai disastri naturali, la necessità che i governi adottino azioni concrete per gestirli e la capacità di adattarsi a questi fenomeni. L’iniziativa prevede il raggiungimento di risultati significativi entro il 2030, in termini di riduzione di perdite di vite umane, salute pubblica ed economica. Per monitorare i progressi fatti durante questo arco temporale, sono cinque in particolare gli indicatori adottati dall’Assemblea Generale dell’Onu: il numero di persone colpite da disastri naturali per 100mila abitanti, il numero di feriti per 100mila abitanti, il numero di persone le cui abitazioni sono state danneggiate o sono andate distrutte a causa di disastri naturali e, infine, il numero di persone che hanno perso i propri mezzi di sostentamento.

Prevenzione e riduzione del rischio

Secondo i dati dell’Unisdr, tra il 2005 e il 2015, oltre 700mila persone hanno perso la vita a causa di disastri naturali, circa 1,4 milioni sono rimaste ferite e approssimativamente 23 milioni hanno perso la propria casa. La perdita economica relativa a questo arco temporale ammonterebbe a circa 1,3 trilioni di dollari. Solo tra il 2008 e il 2012 sarebbero state 144 milioni le persone costrette a spostarsi a causa di disastri naturali. Questi fenomeni sarebbero dovuti principalmente agli effetti negativi del cambiamento climatico che starebbero aumentando in frequenza e intensità ostacolando, secondo l’Unisdr, il progresso verso uno sviluppo sostenibile. Secondo i dati dell’organo delle Nazioni Unite, starebbe aumentando anche la vulnerabilità di beni e persone con un conseguente impatto negativo su economia, società, sanità e ambiente. Ecco perché ridurre i rischi legati ai disastri naturali diventa un’urgenza globale e rende necessaria, per l’Unisdr, una pianificazione anticipata in modo tale da tutelare persone, comunità, paesi e relativi mezzi di sostentamento, sanità, eredità culturale e sistemi socioeconomici.

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