Dieci cose da fare per salvare i nostri oceani

Ambiente
Il tasso globale del riciclo di plastica è del 25% e gran parte dei rifiuti fatti di questo materiale finisce negli oceani (foto: Getty Images)
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L'inquinamento, provocato in gran parte dalle azioni degli uomini, sta mettendo in serio pericolo l'ecosistema. Ciascuno di noi può contribuire a cambiare le cose e fare la sua parte per proteggere i nostri mari. SPECIALE SKYTG24: Un mare da salvare

Gli oceani coprono gran parte della superficie terrestre e sono fondamentali per la vita sul nostro pianeta. I loro ecosistemi, però, sono messi sempre più a rischio dall’inquinamento provocato dalle attività umane. Ecco, allora, dieci piccole azioni che ciascuno può fare nel suo quotidiano per contribuire a proteggere un bene comune.

 

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1. Riciclare correttamente le bottiglie di plastica

Il tasso globale del riciclo di plastica è del 25% e gran parte dei rifiuti fatti di questo materiale finisce negli oceani. Ci vogliono almeno 450 anni perché una bottiglia di plastica si degradi e nel frattempo i danni per l’ambiente sono incalcolabili.

2. Non disperdere nell'ambiente mozziconi di sigaretta

Ogni anno, a livello globale, 4,5 tonnellate di sigarette vengono disperse nell’ambiente. Esattamente come la plastica, molti di questi rifiuti finiscono con l’inquinare gli oceani e le spiagge. I filtri delle sigarette sono formati da composti chimici letali per la fauna ittica sia marina che di acqua dolce.

3. Scegliere la propria dieta in maniera più consapevole

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Le pratiche di pesca, non sempre legali, si stanno rivelando sempre più insostenibili. Ecco perché un modo per dare il proprio contributo è anche quello di compiere scelte alimentari consapevoli, come verificare se il pesce acquistato sia stato catturato e allevato in maniera sostenibile per l’ambiente. E per qualsiasi dubbio, ci si può affidare anche alla tecnologia . Con la app "Seafood watch", ad esempio, è possibile trovare ristoranti e supermercati vicini che vendano prodotti ecosostenibili, nel rispetto degli oceani.

4. Limitare l'uso di tazze, posate e cannucce di plastica

Oltre la metà delle tartarughe marine decedute nel mondo, muoiono per aver ingerito rifiuti fatti di plastica. Smettere di utilizzare tazze monouso, posate e cannucce di questo materiale è un ottimo modo, nel proprio piccolo, per tutelare i nostri mari e la loro fauna.

5. Ridurre le emissioni di Co2

L’oceano assorbe il 25% delle emissioni di anidride carbonica che, rendendo l’acqua marina più acida, danneggia una vasta gamma di specie marine. Ecco perché è importante, a livello personale, ridurre le emissioni preferendo il trasporto pubblico o, quando il meteo lo consente, la bicicletta.

6. Diventare consumatori informati

Gli oceani possono essere salvati anche diventando consumatori consapevoli. Sapendo per esempio che le microplastiche dei dentifrici, dei prodotti per il corpo o dei vestiti finiscono in mare attraverso le acque reflue. Ad oggi si stima che ci siano circa 51 trilioni di particelle di microplastica negli oceani. Un pericolo non solo per la fauna marina che le può ingerire, ma anche per chi mangia prodotti a base di pesce.

7. Organizzare pulizie delle spiagge

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Rimini - Clean Sea Life, 10 giugno <a href="https://t.co/1rEwefMClz">https://t.co/1rEwefMClz</a> <a href="https://t.co/fB0Og3LEkE">pic.twitter.com/fB0Og3LEkE</a></p>&mdash; Legambiente EmR (@Legambiente_EmR) <a href="https://twitter.com/Legambiente_EmR/status/870231498057596928">1 giugno 2017</a></blockquote>

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Le spiagge pullulano ormai di bottiglie, tappi, sigarette e ogni altro genere di rifiuto. I litorali italiani non sono da meno come dimostra una recente indagine di Legambiente. Organizzare una raccolta di gruppo, magari aderendo ad una campagna, è un'iniziativa lodevole che può contribuire a ripulirli.

8. Evitare di acquistare prodotti in contenitori di plastica

Per l’acquisto di numerosi prodotti si dovrebbero preferire contenitori di carta o vetro. Vanno in questo senso le scelte di molti paesi nel mondo, tra cui l’Italia, che hanno bandito le buste di plastica monouso, sostituendole con quelle biodegradabili.

9. Essere un proprietario di animali responsabile

 La tutela dell'ecosistema passa anche dall'accudire i propri animali domestici in maniera consapevole e rispettosa dell'ambiente. Liberare nell'oceano un pesce d'acquario non nativo, ad esempio, potrebbe sembrare una buona idea, ma in realtà rischia di causare un danno all'ecosistema marino.

10. Supportare un'organizzazione per la difesa del mare

Nel caso ci si voglia impegnare ancora più a fondo nella tutela dell’ambiente, aderire a organizzazioni apposite può essere la scelta ideale. Ne esistono tante tra cui scegliere.

 

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