Greenpeace, 100 autori firmano un appello per la libertà d’espressione

Ambiente
Susanna Tamaro, una delle scrittrici italiane che ha sottoscritto l'appello (Foto: Greenpeace)

Scrittori di tutto il mondo, tra cui anche gli italiani Roberto Saviano, Erri De Luca e Susanna Tamaro, hanno sottoscritto un documento per sostenere l’associazione ambientalista nelle sue battaglie in difesa delle foreste

Un appello per difendere la libertà d’espressione, che consente a organizzazioni ambientaliste come Greenpeace di battersi in favore della difesa delle foreste. Con questo intento più di cento autori di tutto il mondo hanno firmato un documento per supportare la Ong nelle cause legali multimilionarie in cui è contrapposta alla Resolute Forest Products. La società canadese, secondo Greenpeace, avrebbe tentato di mettere a tacere le critiche mosse nei suoi confronti in merito alle controverse attività di disboscamento nella foresta boreale del nordamericana.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">Nessuno può comprimere la libertà di espressione. Gli scrittori lo sanno: <a href="https://twitter.com/hashtag/OurVoicesAreVital?src=hash">#OurVoicesAreVital</a> ➜ <a href="https://t.co/XPcHTA8iSh">https://t.co/XPcHTA8iSh</a> <a href="https://t.co/SxQtCSK8MU">pic.twitter.com/SxQtCSK8MU</a></p>&mdash; Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) <a href="https://twitter.com/Greenpeace_ITA/status/869896213956526082">31 maggio 2017</a></blockquote> <script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

Anche autori italiani

Tra i diversi scrittori che hanno deciso di sottoscrivere l’appello ci sono il premio Nobel J.M. Coetzee, Naomi Klein, Margaret Atwood, Ian McEwan. Ma anche diverse firme italiane, tra cui Roberto Saviano, Erri De Luca, Susanna Tamaro e il fumettista Zerocalcare. L’iniziativa è stata promossa in Italia durante il Salone del Libro di Torino. Greenpeace, in un recente rapporto, ha dimostrato che alcune grandi case editrici internazionali acquistano carta proprio da Resolute e per questa ragiona le invita a esprimersi per la libertà di espressione e a fare pressione sull’azienda canadese affinché diventi più sostenibile. "Le case editrici e gli autori sono alleati naturali nella nostra lotta per proteggere la libertà di espressione – ha dichiarato in una nota Martina Borghi, responsabile della Campagna foreste di Greenpeace Italia - Ora, chiediamo loro di fermare questo pesante tentativo di silenziare il dissenso da parte di un'azienda della carta".

 

Pericoloso precedente

Le azioni legali in corso con la Resolute Forest Products, infatti, potrebbero costituire un pericoloso precedente, limitando il diritto di organizzazioni come Greenpeace di denunciare liberamente comportamenti controversi. "La libertà si scrive sulla carta, la carta libera è carta di foreste vive come la parola" ha scritto Roberto Saviano, a cui ha fatto eco Susanna Tamaro: "La lotta pacifica contro il degrado ambientale è fondamentale per il nostro tempo". In generale, con questo appello gli autori si impegnano a difendere "la libertà di espressione come pilastro delle società democratiche e pacifiche, il diritto degli individui di organizzarsi e protestare senza intimidazione e coloro che proteggono pacificamente le foreste del mondo".

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