Il livello dei mari può crescere fino a 9 metri. Ma in tempi lunghi
AmbienteÈ quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista “Science”: registrati dati molto simili al periodo interglaciale, risalente a circa 116mila anni fa
Bisogna tornare indietro di 116mila anni per trovare livelli del mare più alti di quelli attuali. Si tratta dell’ultimo e più recente periodo interglaciale della storia della Terra. Lo afferma una ricerca pubblicata su “Science” e guidata dallo scienziato specializzato nello studio del clima presso il Museo scientifico della Virginia, Jeremy Hoffman.
Il periodo di riferimento – Ricerche precedenti a quella pubblicata recentemente su “Science” avevano dimostrato che il livello del mare era aumentato di diversi metri durante l’ultima era interglaciale, compresa tra i 129 e i 116mila anni fa. Nessuna di queste, però, aveva parallelamente studiato in maniera approfondita l’andamento delle temperature durante lo stesso periodo. La ricerca del dottor Jeremy Hoffman si è invece basata sulla mole di dati relativa a 83 specifici siti marini della Groenlandia e dell’Antartide: da qui è partito il confronto tra l'era interglaciale, la fase di industrializzazione di fine Ottocento (1870-1889) e il periodo più recente (1995-2014).
Un termometro naturale - Il plancton è stato utilizzato come termometro naturale poiché il rapporto tra il magnesio e il calcio presenti sul suo guscio dipende dalla temperatura dell’acqua. E sempre il plancton è in grado fornire dati utili sull’estensione delle piattaforme di ghiaccio continentali. Come? Il ghiaccio e le acque di mare hanno atomi di ossigeno diversi, per cui rintracciandoli nel plancton, i ricercatori sarebbero riusciti a dedurre quanto ghiaccio ci fosse in un determinato periodo. Dall’analisi è emerso dunque che all’inizio dell’era interglaciale, 129mila anni fa, le temperature sarebbero state simili alla media registrata tra il 1870 e il 1899; mentre, a partire da 125mila anni fa, sarebbero aumentate di 0,5°C, allineandosi con quelle registrate tra il 1995 e il 2014: e questo fino al termine di questa era interglaciale, durato fino a circa 116mila anni fa.
Livello del mare e temperature – Il livello del mare reagisce direttamente all'aumento delle temperature globali in due modi: attraverso la fusione delle piattaforme di ghiaccio oppure con l’espansione dell’acqua che si riscalda. Tuttavia si tratta di un processo piuttosto lento, per cui sono necessarie centinaia o addirittura migliaia di anni per vedere un cambiamento significativo. Il fatto che le temperature registrate durante l’era interglaciale siano molto simili a quelle più recenti potrebbe far pensare che anche i mari siano destinati ad allinearsi a quel periodo, in cui il livello delle acque era superiore a quello attuale di circa 6-9 metri. Ma in tempi molto lunghi, con un processo molto lento: occorrerebbero cioè circa 13mila anni.
Rischio inondazioni – “La buona notizia – ha detto il climatologo Andrew Watson al "Guardian" – è che il livello del mare aumenterà molto lentamente. La cattiva è che in futuro tutte le nostre città costiere potrebbero essere inondate”. Un dato importante, però, manca nelle ricerche fatte fino ad ora: ed è, secondo la ricerca di Jeremy Hoffman, la velocità con la quale lo scioglimento dei ghiacci proseguirà in futuro. Un aspetto, questo, che potrebbe influenzare in maniera importante l’innalzamento del livello delle acque.