Facebook censura e poi riabilita il "Bacio" di Rodin
TecnologiaL'immagine della celebre scultura, contenuta in un post promozionale, era stata rimossa dal controllo automatico dei contenuti. Il social network l'ha ripristinata dopo un doppio controllo dei suoi responsabili
Il "Bacio" di Auguste Rodin censurato da Facebook e poi riammesso in rete grazie a un “double check” (doppio controllo) dei responsabili del social network di Mark Zuckerberg. È successo nella mattinata del 31 ottobre alla pagina di Linea d'Ombra, studio trevigiano specializzato in grandi mostre d'arte e organizzatore della rassegna sul celebre scultore francese che si terrà a Treviso dal 24 febbraio 2018.
Allusioni di natura sessuale
Secondo quanto denunciato in un primo momento dal responsabile di Linea d'Ombra, Marco Goldin, Facebook ha rimosso un post promozionale della mostra contenente l'immagine della famosa scultura, che raffigura l'episodio di Paolo e Francesca nel canto V dell'Inferno di Dante. La motivazione, offerta in un primo momento da Facebook, era quella secondo cui l'immagine della scultura "mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi", come da nota recapitata agli organizzatori. Lo stesso social network ha poi consigliato "di utilizzare contenuti che si concentrano sul prodotto o servizio, evitando allusioni di natura sessuale".
La risposta di Goldin
Non si è fatta aspettare la replica di Goldin che, prima dell'ok al post da parte del social network, aveva fatto sapere: "Più prodotto di così. Può un'immagine simbolo della storia dell'arte, vera e propria icona della bellezza senza tempo, essere paragonata a una qualsiasi immagine di carattere sessualmente esplicito?". Goldin aveva poi aggiunto: “In una Rete invasa da contenuti di orribile pornografia vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali o in questo caso il 'Bacio' di Rodin, a immagini che invece circolano liberamente? È certamente il caso di riflettere – aveva concluso l'esperto - sul fatto che l'arte, nei suoi esiti alti, proponga il canone della bellezza universale che nulla ha a che fare con la contingenza dell'allusione di natura sessuale".
La spiegazione di Facebook
Dopo la revoca del provvedimento, che ha comportato l'oscuramento del post per alcuni minuti, Facebook ha spiegato che la temporanea censura è stata causata dall'algoritmo che gestisce il controllo sulle immagini dal contenuto troppo esplicito o di natura pornografica. Il disguido è stato risolto dopo la denuncia dell'accaduto da parte dei proprietari e la successiva verifica manuale dei responsabili del social network sul reale contenuto del post. La procedura, chiamata "double check", ha permesso di ripristinare il post dopo aver escluso che quanto vi era ritratto all'interno fosse realmente offensivo nei riguardi della sensibilità degli utenti.