In Treatment 3, la quarta settimana di terapia

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Foto di Antonello & Montesi
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Quarta settimana di terapia per il Dr. Mari e i suoi pazienti, e, dopo il tumulto degli episodi precedenti, finalmente sembra essere tornata la calma. Quantomeno un po’ di calma! Superata la rabbia, i pazienti sono più collaborativi, hanno voglia di aprirsi con Giovanni adesso, e lo stesso vale per lui con Adele: continua a leggere e scopri di più, e clicca qui per scoprire dove, quando e come (ri)vedere la stagione finale di In Treatment

 

di Linda Avolio

 

 

Quarta settimana di terapia per il Dr. Mari e i suoi pazienti, e, dopo il tumulto degli episodi precedenti, finalmente sembra essere tornata la calma. Quantomeno un po’ di calma! Giovanni cerca di stare vicino a Michele, ma scopre che in realtà il figlio ha deciso di trasferirsi per non farlo stare solo. Michele, infatti, va d’accordo con Sebastiano, il compagno della madre, con cui addirittura è andato a fare una gita a Firenze. A rivelarglielo è la figlia. Per Mari è un colpo.

 

Rita è riuscita a superare egregiamente il debutto: il teatro era pieno, è andato tutto bene, e soprattutto niente vuoti di memoria compromettenti. Rita si scusa per la sua uscita di scena “melodrammatica” della settimana precedente, e confessa di essere andata da Patrizia. L’incontro non ha avuto propriamente i risultati sperati, per Rita non avere l’approvazione degli altri è molto dura. Mari la rassicura, soprattutto per quanto riguarda la figlia: "si allontanano, ma poi tornano", le dice. Il senso di colpa nei confronti della madre, però, è ancora lì. Rita ha finalmente fatto il test: quale sarà l’esito?

 

Padre Riccardo è tornato, e sembra molto più calmo. Dice che finalmente ha fatto chiarezza dentro di sé, e che è proprio grazie a lui se ci è riuscito. Padre Riccardo ringrazia dunque il Dr. Mari, e gli comunica le conclusioni a cui è giunto: basta nascondersi dietro la razionalità, la fede è l’esatto contrario, è tempo di riavvicinarsi al Signore. Il giovane prete pensa che ormai sia tempo di chiudere con la terapia, ma poi la discussione si sposta sull’amatissima nonna, che l’ha cresciuto, l’ha accudito, e lo ha fatto avvicinare alla religione. Riccardo parla della sua morte. E del momento in cui ha capito che il suo posto era al servizio di Dio. “Semmai dovesse sentire il bisogno di un confronto, si ricordi che la porta della mia chiesa è sempre aperta”, dice a Mari il sacerdote prima di andarsene, in una sorta di scambio di ruolo.

 

Luca dice che la sua settimana è stata “strana”. Ha ricevuto una lettera dal padre biologico, Tommaso, che gli chiede di rispondere a Erika (i due alla fine si sono sposati, dopo un periodo di lontananza causa gravidanza). Con Marisa non ci sono stati chiarimenti riguardo la movimentata seduta della settimana precedente, la donna si è chiusa nel silenzio della propria camera, ma in compenso Roberto, il padre adottivo, l’ha aiutato a studiare. Luca è arrabbiato: con i genitori adottivi perché spesso non l’hanno capito, ma anche con quelli biologici, che non possono pretendere di tornare così nella sua vita dopo averlo dato via.

 

Bianca è tornata. Ha un livido sul braccio. Inizialmente nega, ma poi confessa: è stato Claudio. Dopo la rabbia delle scorse settimane, è tempo di aprirsi. Superato un momento iniziale di agitazione, Bianca decide di sedersi e di iniziare la seduta. Parla ancora del padre, figura importante e determinante per lei, nel bene e nel male, anche perché l’ha costretta a vivere una vita piena di paura e di incertezza. I suoi attacchi di panico sono tornati più forti e paralizzanti di prima, e il mondo le sta crollando addosso, anche se all’apparenza "va tutto bene Dottò". Lui mi picchia: tre parole che pesano come un macigno. Andare dalla polizia per lei è fuori questione, ma Mari le consiglia il nome di una collega che lavora in un centro specializzato. Bianca farà quella telefonata?

 

Venerdì è il giorno in cui è il Dr. Mari a sedersi sul divano, quello di Adele. Giovanni, che è molto più tranquillo della seduta precedente, le racconta com’è andata la settimana, quello che ha scoperto su Michele e sul suo rapporto con Sebastiano, col quale ha un interesse in comune. Le parla dell’ultima discussione con Greta. Dell’umiliazione dell’essere accudito da suo figlio. Torna con la mente agli anni durante i quali ha accudito suo madre, dice di non volere questo per il figlio. Ammette la mancanza di passione e di passioni. Il fingere come costante della sua vita. ammette di essere un po' invisioso nei confronti dei pazienti, che invece di passione ne hanno. Non mancano i momenti di scontro con Adele, ma è evidente che ormai il Dr. Mari di lei si fida, al punto da affidarsi a lei. La ammira. Vorrebbe non andarsene. Ma la seduta è giunta al termine.

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