L'Odio, il film di Mathieu Kassovitz torna al cinema

Cinema

Torna nelle sale in versione restaurata in 4k il cult urbano. vincitore della Palma d'oro, In anteprima al cinema Troisi di Roma il 2-3 maggio e dal 13 maggio in tutta Italia

Minerva Pictures e Rarovideo Channel, in collaborazione con Cat People, riportano sul grande schermo L’odio di Mathieu Kassovitz, con Vincent CasselHubert Kounde e Saïd Taghmaoui, film vincitore della Palma d’Oro per la Miglior Regia al Festival di Cannes nel 1995. 

Ventiquattr'ore nella vita di Vinz (Vincent Cassel), Hubert (Hubert Koundé) e Saïd (Saïd Taghmaoui), tre amici della banlieue parigina all’indomani degli scontri tra forze dell’ordine e civili dopo i quali un ragazzo del quartiere, Abdel, si ritrova in fin di vita a causa dei soprusi violenti della polizia. I tre, carichi di rabbia e con una pistola tra le mani, meditano su come avere giustizia.

 

Un film emblematico, universale, e cool

Tra personalissimi desideri di rivalsa e incontri surreali, percorrendo i contorni sfocati della giustizia ed esplorando le contraddizioni dei suoi protagonisti, L’odio è diventato il punto di riferimento dell’immaginario metropolitano fin dalla sua uscita, un instant classic per tematiche e stile. Mathieu Kassovitz ha infatti catturato l'essenza degli squilibri sociali trasformandola in un racconto continuamente oscillante tra obiettività e simbolismo, andando a creare un film emblematico e universale. L’ira di Vinz, la riflessività di Hubert e la buffoneria di Saïd ci guidano in un microcosmo senza eroi e senza miti, in cui convivono il quotidiano della periferia (in lingua originale quasi tutto il film è in slang) e una rabbia pronta ad esplodere da un momento all’altro, divisa tra smarrimento e vendetta, in un racconto continuamente oscillante tra obiettività e simbolismo. Percorrendo i contorni sfocati della giustizia ed esplorando le contraddizioni dei suoi protagonisti, Mathieu Kassovitz ha infatti catturato l'essenza degli squilibri sociali, trasformandola e andando a creare un film emblematico e universale, allo stesso tempo crudo e cool, sporco e ricercato.

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Una preghiera laica

Rivedere L’odio oggi equivale a ritrovarsi davanti a un manifesto lucido e senza tempo che immortala questioni che dopo quasi trent’anni appaiono ancora più attuali. Il mantra «Fino a qui tutto bene» che apre e chiude il film è ancora oggi una preghiera laica che racchiude insieme la speranza e la disillusione di ormai più di una generazione.

Quest'anno Rarovideo, la divisione editoriale di Minerva Pictures che da anni è presente in veste digitale con Rarovideo Channel su Prime Video e The Film Club, celebra il suo 25° anniversario. Il restauro de L'odio è solo la prima delle tante iniziative che accompagneranno questo importante traguardo.

La lista dei cinema che proietteranno L’odio sarà disponibile su catpeople.it e su tutti i loro canali social.

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