L'attuale proprietaria l'ha comprata per meno di mille dollari e potrebbe rivenderla a quattro milioni. Inutile il tentativo della Nasa di recuperarla
Ha accompagnato Neil Armstrong nel primo viaggio dell'uomo sulla Luna e ora verrà venduta al miglior offerente. Una sacca della Nasa, usata durante il primo allunaggio della storia e contenente materiale lunare, sarà battuta all'asta da Sotheby's, a New York, il prossimo 20 luglio.
La sacca all'asta
L'oggetto in questione è una semplice sacca grigia utilizzata durante la missione Apollo 11, che ha portato gli astronauti Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins sulla superficie lunare il 21 luglio 1969 (negli Stati Uniti era ancora il 20 luglio). La sacca reca la scritta “Lunar Sample Return” e infatti serviva proprio per riportare sulla Terra campioni di materiale dal satellite: Neil Armstrong la riempì di frammenti e polvere trovati durante la sua passeggiata lunare. L'asta è prevista per il prossimo 20 luglio, anniversario dell'allunaggio, e secondo le stime verrà venduta per una cifra compresa fra due e quattro milioni di dollari. Una somma tutto sommato contenuta, visto che si tratta del primo cimelio della missione messo in vendita, un oggetto “dal valore inestimabile”, come lo ha definito Jim Hill, capo della divisione manufatti della Nasa. Anche se si pensa che diversi frammenti lunari siano stati venduti sul mercato nero a ricchi collezionisti, tutto ciò che arriva dallo spazio è per legge sottoposto all'autorità della Nasa.
Dalla Luna al tribunale
La sacca lunare, invece, è arrivata alla casa d'aste Sotheby's dopo parecchie peripezie. Come ha spiegato Hill, al ritorno della missione Apollo 11, la borsa è stata conservata insieme ad altre sacche che però non contenevano materiale lunare. Poi ad un certo punto è stata sequestrata durante un'indagine dal Dipartimento di Giustizia ed erroneamente venduta all'asta all'attuale proprietaria, Nancy Lee Carlson, che l'ha comprata insieme ad altri oggetti per meno di mille dollari (995 la cifra riportata dall'agenzia di stampa Reuters). È stata la stessa Carlson a chiedere all'agenzia spaziale statunitense l'autenticazione del materiale lunare: quando la Nasa si è accorta dell'errore commesso, ha cercato di recuperare il cimelio, ma ha perso la battaglia legale con Carlson davanti alla Corte distrettuale. Come ha fatto trapelare Sotheby's, la detentrice dell'oggetto intende donare una parte del ricavato in beneficenza e istituire con il denaro guadagnato una borsa di studio presso la Northern Michigan University.