Spazio, in giugno il passaggio di un'altra cometa verde

Scienze
Una cometa (Getty Images)
cometa-GettyImages

Dopo il transito ravvicinato, ad aprile, della 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak, il mese prossimo è previsto quello della Johnson C/2015 V2. La cometa è già visibile dall'Italia con l'ausilio di un binocolo

Due comete verdi a primavera. Nel giro di appena due mesi, due corpi celesti simili passano vicino al nostro pianeta: dopo che ad aprile era stato possibile ammirare la cometa 41P/Tuttle-Giacobini-Kresak, a giugno è previsto il passaggio di quella denominata Johnson C/2015 V2.

Comete molto simili

Entrambe le comete sono ricche di molecole di carbonio, e quando sono illuminate dal sole assumono una colorazione verde brillante, quasi fluorescente. La seconda prende il nome dall'astronomo Jess Johnson, che l'ha scoperta a novembre 2015 nell'ambito del programma di ricerca Catalina Sky Survey dell'università dell'Arizona.

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">The Johnson comet (C/2015 V2 Johnson), over Italy, by Rolando Ligustri. <a href="https://t.co/Fgh41KQ5Ir">pic.twitter.com/Fgh41KQ5Ir</a></p>&mdash; Spaceflash News (@spaceflashnews) <a href="https://twitter.com/spaceflashnews/status/860748790248222721">6 maggio 2017</a></blockquote>
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Già visibile dall'Italia

La cometa Johnson C/2015 V2 si trova tra le stelle delle costellazioni Ercole e Boote ed è già visibile dal nostro Paese, con l'aiuto di un binocolo, ma raggiungerà la distanza minima dalla Terra la prima settimana di giugno, quando sarà nei pressi della stella denominata Arturo. Allora "si troverà a 120 milioni di chilometri dal nostro pianeta'', come spiega all'Ansa l'astrofisico Gianluca Masi. Masi è responsabile del Virtual Telescope: è possibile ammirare un'immagine della cometa catturata dal programma di osservazione spaziale.

Cometa osservabile fino a luglio

Dopo il passaggio ravvicinato, la cometa – che si muove in orbita iperbolica – proseguirà la sua corsa verso il sole, da cui il 12 giugno si troverà alla distanza minima, pari a circa 245 milioni di chilometri. Sarà comunque ancora ben visibile dall'Italia fino a luglio, quando poi si sposterà nell'emisfero meridionale. Dopodiché ritornerà nello spazio profondo.

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