Influenza aviaria, scoperti altri due focolai in Veneto

Salute e Benessere
Il 23 agosto è stato individuato un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità anche in un allevamento di pollame di Ronco all'Adige, in provincia di Verona (Getty Images)
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Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha firmato due diverse ordinanze con le quali vengono introdotte misure di restrizione nei comuni di Cologna Veneta e Angiari, entrambi in provincia di Verona. Istituita una zona di protezione anche a Ronco all'Adige

A Cologna Veneta e Angiari, due comuni nella provincia di Verona, in Veneto, sono stati scoperti due focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità, del sierotipo H5. Per questa ragione il presidente della Regione, Luca Zaia, ha firmato due diverse ordinanze con le quali vengono introdotte misure di restrizione nelle zone coinvolte.

Attivato il protocollo di sicurezza

In entrambi i casi sono state istituite una zona di protezione, con disposizioni molto rigide, e una zona di sorveglianza, più ampia, per monitorare e contrastare la diffusione del virus. Ieri è stato individuato un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) del sierotipo H5 (lo stesso riscontrato a Cologna Veneta e Angiari) anche in un allevamento di pollame di Ronco all'Adige, sempre in provincia di Verona. Per evitare il contagio del virus è stata emessa un’ordinanza che ha istituito anche in questo caso un'analoga zona di protezione con le restrizioni più rilevanti in alcune aree dei Comuni di Oppeano, Palù, Zevio, e lo stesso Ronco all'Adige. Per far fronte all’emergenza è stata prevista una zona di sorveglianza che riguarda complessivamente 21 Comuni e tra le misure di prevenzione c'è anche un censimento di tutte le aziende avicole e degli animali presenti nella zona. Durante le operazioni avverranno anche sopralluoghi da parte dei veterinari presso tutte le aziende commerciali, per sottoporre ad esame clinico il pollame e gli altri volatili in cattività. Agli allevatori è stata imposta la distruzione delle carcasse di animali infetti e il trasferimento degli altri esemplari dentro un unico locale, al fine di ridurre i possibili contatti con volatili selvatici o di altre tenute.

 

Un focolaio anche nel lodigiano

Il 23 agosto era stato individuato un focolaio di influenza aviaria, ma del sottotipo H5N8, anche in un allevamento di selvaggina da ripopolamento di Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, in Lombardia. La struttura ospita 21mila fagiani, duemila pernici e 400 anatre germanate, che nelle prossime ore saranno abbattute dopo la conferma della positività, arrivata dal Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria. Con le due disposizioni nel Veronese, le allerte dall'inizio dell'anno per influenza aviaria ad alta patogenicità in Italia sono salite a 33.

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