Governo, Salvini a Sky Tg24: "Disponibile a ragionare con tutti"

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Il leader della Lega: “Si parte dal programma, chiunque ci stia al programma. Chi fa il Presidente del Consiglio è l’ultimo dei miei problemi. Io sono pronto".

"Chi fa il presidente del Consiglio è l’ultimo dei miei problemi. Sono disponibile a ragionare con tutti. Si parte dal programma, da chiunque ci stia al programma". Lo ha dichiarato Matteo Salvini, leader della Lega, ai microfoni di Sky Tg24. "Sono pronto, ma non sono come quei bambini che vanno al campetto col pallone e o fanno gol loro o se ne vanno con la palla". (LE PROSSIME TAPPE)

Salvini: “Mi interessa che Italia cambi"

Un concetto già espresso in giornata dal leader della Lega: "Non è o Salvini o la morte. A me interessa che l'Italia cambi. Sono pronto a metterci la faccia in prima persona e lavorare 24 ore su 24". Il leader leghista è tornato anche sull'eventualità di un accordo con il M5s, su cui esprime un giudizio positivo: "Per ora i 5 stelle si sono dimostrati affidabili. Io le persone le giudico dai fatti, non dalle parole. Poi nei fatti, nei numeri uno si dimostra affidabile o non affidabile", ha spiegato aggiungendo che "quello che hanno detto, hanno fatto". I dem confermano invece la propria linea con le parole del presidente Matteo Orfini: "Dopo una sconfitta come quella subita, il posto del Pd è all'opposizione".

Salvini: "Premier spetta al centrodestra"

Nel corso della mattinata Salvini non aveva escluso la possibilità di arrivare a un’intesa con il M5s: “Non abbiamo mai parlato di governo con i 5 stelle. Il che non esclude che un domani, se si facesse un accordo, si possa lavorare insieme, però in caso sarà su un programma di centrodestra. Lo offriremo ai 5 stelle e a tutti gli altri". Il leader della Lega aveva poi rassicurato, in un'intervista al Messaggero, che "il centrodestra è compatto e resterà compatto anche in seguito. E che il premier spetta al centrodestra", e precisa quale sarà lo schema che proporrà al Colle: "Si parte dal programma del centrodestra, ma non potendo governare da soli, perché al momento non abbiamo numeri sufficienti, siamo disposti ad ampliare e a modificare il nostro programma, tutelandone la coerenza. Non sono uno che s'impunta".

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