M5s: "A noi la presidenza della Camera"

Politica
Danilo Toninelli e Giulia Grillo (Ansa)

I capigruppo pentastellati hanno parlato con FI, Pd, Lega e LeU: "Dovranno essere nomi rappresentativi della volontà popolare che ha indicato nel Movimento la prima forza politica del Paese". Rosato: "Nessuna preclusione se profili sono adeguati". LO SPECIALE ELEZIONI

"Abbiamo ribadito alle forze politiche di voler indicare le presidenze delle Camere slegando queste nomine dalla questione del governo. È giusto che la presidenza della Camera vada al M5S". Queste le parole dei capigruppo M5s Danilo Toninelli e Giulia Grillo dopo gli incontri con gli altri partiti sulle presidenze delle Camere. Anche Di Maio, nella telefonata di ieri con Matteo Salvini, ha chiesto "massima trasparenza", dopo che il leader del Carroccio aveva aperto all'idea di un esecutivo con i pentastellati. Sulla stessa linea il dem Ettore Rosato: "Il Pd non chiede niente ma se i profili sono adeguati non c'è preclusione a votare nomi proposti da chi ha vinto le elezioni, se sono all'altezza del ruolo". (LO SPECIALE ELEZIONI)

"Nomi rappresentativi della volontà popolare"

"Bisogna far sì che si tratti di nomi rappresentativi della volontà popolare che ha indicato nel M5S la prima forza politica del Paese e abbiamo registrato l'apertura sia del Pd che della Lega sul metodo", hanno affermato i capigruppo pentastellati. "Abbiamo chiesto di avere un presidente della Camera perché vogliamo che alla Camera", che ha un numero maggiore di parlamentari, "si parta con la delibera sui vitalizi". E a chi le chiede se ci sia stata un'apertura su questa richiesta, Giulia Grillo risponde: "Beh, visti i numeri..."

Le consultazioni

La conferenza M5s è arrivata dopo il giro di consultazioni dei capigruppo M5s Danilo Toninelli e Giulia Grillo con le altre forze politiche per sciogliere il rebus sulle presidenze delle Camere. I due esponenti 5 stelle hanno incontrato al gruppo di Forza Italia il presidente dei deputati azzurri Renato Brunetta, ma anche Giancarlo Giorgietti della Lega, mentre in precedenza avevano parlato con il segretario ad interim del Pd Maurizio Martina, il coordinatore della segreteria dem Lorenzo Guerini e il leader di Leu Pietro Grasso. "Un primo incontro interlocutorio quello che abbiamo avuto oggi con i rappresentanti del Movimento 5 stelle, che ha riguardato il percorso per le presidenze delle Camere - ha scritto Guerini in una nota - Un primo sguardo d'orizzonte sul metodo da seguire e sulla necessità che si ragioni di profili autorevoli e di garanzia. Un confronto che dovrà proseguire nella prossima settimana prima di poter arrivare a qualsiasi approdo".

Chiamata Salvini-Di Maio: "Massima trasparenza su presidenza camere"

Intanto in mattinata è stato lo stesso leader del M5s a parlare del contatto tra lui e Matteo Salvini: "Ieri (mercoledì 14 marzo ndr), poco dopo le ore 20 ho ricevuto una telefonata da Matteo Salvini. Mi fa piacere raccontarvi cosa ci siamo detti perché voglio che tutto avvenga nella massima trasparenza", ha scritto sul blog del partito. Lo scambio tra i due leader, in sintesi, li ha visti riconoscersi reciprocamente la vittoria che però passa, secondo Di Maio, attraverso "l'attribuzione al MoVimento della presidenza della Camera dei Deputati" in quanto l'M5S è "la prima forza politica del Paese".

L’apertura di Salvini al M5s

Poco prima della telefonata con Luigi Di Maio, era stato proprio Matteo Salvini ad aprire a una possibile collaborazione con il M5s: "Sui nomi e sui ruoli non ci sono pregiudizi di partenza - ha precisato - se c'è condivisione di progetto ragioniamo". Il leader del Carroccio ha inoltre sottolineato quale forza politica ritiene già fuori dall’esecutivo non escludendo i pentastellati: "Non ho la smania di andare al governo: voglio mantenere fede agli elettori, lavoreremo nelle prossime settimane per trovare una maggioranza. Escludo che ci sia il Pd. Di tutto il resto parleremo nelle prossime settimane".

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