Dopo 17 anni, un nuovo testo sottoscritto dal leader di Fi in vista del voto del 4 marzo, che questa volta si chiama "impegno con gli italiani". "Dopo la nostra vittoria avrò, al fianco del presidente del Consiglio, l'impegno di creare posti di lavoro". LO SPECIALE
"Condono? Chiuderemo contenziosi con lo Stato"
Berlusconi è tornato poi su uno dei punti chiave del suo programma, la flat tax. Sulla possibilità di inasprire le pene per chi evade le tasse, risponde: "Non lo abbiamo messo nel programma ma credo che sia una cosa naturale per combattere l'evasione e l'elusione avendo la flat tax". Quanto al condono, tema che ha fatto nascere polemiche anche all’interno della sua coalizioe, l'ex premier precisa: "Non ho mai pronunciato quella parola. Quando si cambia un sistema fiscale tutte le cause con il sistema precedente si devono annullare. Noi troveremo il modo di chiudere i contenziosi con entrate convenienti allo Stato pensiamo che si possano portare a casa 10 miliardi di euro".
"Zero imposte sul lavoro per chi assume giovani"
Sul problema dell’occupazione giovanile, la ricetta proposta dall’ex premier è “un intervento shock per i giovani fino a 35 anni”, che consisterebbe per le aziende nel “pagamento di nessuna imposta sul lavoro per i primi tre anni e i successivi sei se assume un giovane. Dobbiamo dare delle certezze sul lavoro è importante trasformare i lavori da tempo determinato a indeterminato”.
"Subito al voto se non c'è maggioranza certa"
L’esito del voto del 4 marzo resta incerto. Se dalle urne non dovesse uscire una maggioranza chiara, secondo Berlusconi, “si deve andare subito al voto. Si torni a votare con questa legge elettorale nei tempi più veloci perché non ci sarebbe una maggioranza per cambiarla". L'ex premier conferma che è questo ciò che dirà la delegazione di Forza Italia durante le consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Sì, perché un governo per essere sostenuto deve avere una maggioranza". Sul nome del candidato premier del centrodestra, ancora nessuna rilevazione: "Volevo aspettare che il candidato premier mi desse lui il via libera a dare il suo nome. Penso che sarò autorizzato a farlo prima del voto, spiega Berlusconi.