Leopolda, Renzi: “Sulle fake news smascherate le opposizioni”

Politica
Matteo Renzi parla alla Leopolda 2017 (Ansa)

Il leader del Partito Democratico chiude l’annuale appuntamento fiorentino e invita il Centrosinistra all'unità: "Siamo una squadra". Sulle bufale online attacca le opposizioni e annuncia un rapporto, ogni quindici giorni, per denunciarle  

"Basta litigare e basta con il congresso permanente. Siamo una squadra". Queste le parole di Matteo Renzi nel suo discorso di chiusura della  Leopolda 2017. Il leader del Partito democratico ha aperto ai nuovi alleati assicurando "pari dignità". Poi l'ex sindaco di Firenze ha parlato anche della sfida al Centrodestra e al M5s: "Ci sarà un testa a testa tra Di Maio e Berlusconi per capire chi arriverà secondo e terzo, non so chi scegliere". Sulla fake news, Renzi ha detto: "Opposizioni, vi abbiamo sgamato", e ha annunciato un report ogni quindici giorni sulle bufale diffuse online.

Sulle Fake news e i giornalisti

Renzi è poi tornato sulla polemica dei giorni scorsi tra il Pd e il M5s sul fenomeno delle Fake news "Non pensiamo a nuove leggi, figuriamoci a fine legislatura ma ogni 15 giorni il Pd presenterà un rapporto ufficiale sulle schifezze in rete. Sul tema Renzi ha detto: "Cari amici dell'opposizione, vi abbiamo sgamato". "Di Maio ha detto che vuole gli osservatori Osce - ha continuato - giacché ha il telefono in mano chiami anche i Caschi Blu e la Croce Rossa; ma chiami anche la Casaleggio e Associati da dove continuano a postare quelle schifezze, visto che lui continua a taggarli", ha affermato prima di chiedere il rispetto per i giornalisti: "Rispettate i giornalisti, anche quando scrivono articoli che non vi piacciono. In un Paese in cui i giornalisti vengono presi a testate, noi siamo dalla parte dei gironalisti, sempre. Questa è la differenza tra persone civili e gli animali, come il clan Spada, animali", ha concluso. 

L'apertura di Renzi: "Non facciamo politica con rancore"

Intervenendo all'annuale appuntamento della Leopolda, Matteo Renzi ha speso parole di apertura nei confronti dei possibili alleati del Pd all'interno del Centrosinistra: "Chi ci starà bene, chi non ci vuole stare avrà rispetto e non rancore perché non facciamo politica con rancore". Il leader del Pd ha voluto concludere l'incontro fiorentino auspicando la fine di ogni litigio all'interno del suo schieramento.

"Non siamo come Berlusconi o il M5s"

"Non siamo come Berlusconi che ogni volta che perde dà la colpa a qualcuno, noi quando perdiamo diciamo che abbiamo perso. M5s parlano di complotto ed invece quando si perde è perché gli italiani scelgono altri" ha rivendicato Renzi. "Se noi vogliamo essere intellettualmente onesti dobbiamo partire da ciò che ci ha bruciato, cioè la sconfitta del 4 dicembre – prosegue il leader del Pd -  Se guardiamo indietro ci scopriamo spesso a dire ‘eh pero se il referendum…'". Renzi ha poi precisato che il Pd "Deve cercare il confronto sui contenuti. Noi siamo diversi da M5s e dal centrodestra. Noi siamo quelli dell'Europa non della doppia moneta. Noi siamo quelli della crescita, con il centrodestra il Pil è crollato e M5s teorizza la decrescita felice. C'è una differenza ontologia tra noi, M5s e centrodestra. La diversità è culturale. Quando dicono che ci vuole il reddito di cittadinanza, mettono in discussione il senso di comunità: diventiamo tutti persone da accudire, figli del sussidio. Noi lo possiamo dire questo, perche quando abbiamo iniziato c'erano 22 milioni di lavoratori, oggi ce ne sono 23 e in futuro ce ne dovranno essere 24 milioni", ha dichiarato.

"Ci sarà un testa a testa tra Di Maio e Berlusconi per il secondo posto"

"Ci sarà un testa a testa tra Di Maio e Berlusconi per capire chi arriverà secondo e terzo, non so chi scegliere, vedo i limiti tra i due gruppi ma so che tutti i sondaggi danno il Pd primo gruppo", dice Renzi che prosegue: "Noi abbiamo aumentato i posti di lavoro, Berlusconi lo spread e Di Maio i followers. Di Maio non è quello dei congiuntivi, sono quelli che tagliano sulla cultura, basta guardare Torino, noi siamo garantisti, non facciamo leggi ad personam o cambiamo le regole in base agli amici. Noi crediamo nell'Europa, la vogliamo cambiare, non siamo quelli della doppia moneta, noi siamo per la crescita, con il centrodestra c'è stata la recessione e M5s immagina la decrescita". 

"Gli 80 euro non vanno tolti, servizio civile sia obbligatorio"

Renzi ha poi voluto rivendicare alcune delle politiche del suo governo: "Gli 80 euro non vanno cancellati, abbiamo bisogno di estenderli innanzitutto alle famiglie che hanno figli. In Italia siamo sotto il mezzo milione di nuovi nati, e quando nasce il secondo, il terzo figlio, una famiglia normale rischia di andare sotto la soglia di povertà. Se non si fanno più figli, il paese non ha futuro". Renzi ha anche anticipato alcuni argomenti in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: "Tra pochi mesi comincerà la campagna elettorale, ammesso che si sia conclusa quella prima, e la prima proposta del Pd non sarà un bonus anche se noi li difendiamo, né un diritto anche se noi li difendiamo e li abbiamo estesi ma il servizio civile obbligatorio per tutti i ragazzi del paese". Il leader del Pd ha chiarito anche la sua posizione sul biotestamento:"La legge sul fine vita la faremo ma è importante che ci occupiamo anche di come arriviamo al fine vita. Daremo incentivi fiscali alle badanti ma i territori devono promuovere corsi di formazione per promuovere i servizi sociali", conclude Renzi.

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