Vaccini obbligatori, Zaia ci ripensa: il Veneto sospende la moratoria

Politica

La regione guidata dal governatore leghista rinuncia a dare due anni in più ai genitori per presentare la documentazione richiesta per iscrivere i figli a scuola. Soddisfazione del ministro Lorenzin

Passo indietro del governatore Luca Zaia: la regione Veneto ha deciso di sospendere il decreto che prevedeva una moratoria di due anni per l'applicazione delle norme sui vaccini e concedeva più tempo ai genitori per presentare la documentazione richiesta per l'iscrizione dei figli nelle scuole. Soddisfazione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che afferma: "Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale".

 

Veneto ricorre alla Corte Costituzionale

Resta invece in piedi l'impugnazione della regione Veneto della legge sui vaccini obbligatori di fronte alla Corte Costituzionale. La giunta regionale aveva presentato già mesi fa un ricorso contro l'allora decreto legge. Il ricorso, che era stato preannunciato dal governatore Luca Zaia in occasione del primo provvedimento e che di fatto e' un passaggio necessario dopo che il decreto e' diventato legge, riprende molte delle indicazioni contenute nel primo atto ma le aggiorna alla luce delle modifiche al decreto apportate in sede parlamentare. Al centro della richiesta di incostituzionalita' della legge, come riporta la stampa locale, l'assenza di elementi che possano giustificare una decretazione d'urgenza che impone una decina di vaccinazioni; la mancanza di considerazione della copertura delle spese per avviare le campagne vaccinali obbligatorie, che per il Veneto comporterebbe una spesa aggiuntiva di 13,9 milioni di euro. Nel ricorso anche la richiesta alla corte di sospensiva degli effetti della legge.

Quali sono gli obblighi previsti

Sono dieci i vaccini obbligatori: sono: l’anti-poliomelitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus Influenzae tipo B, l’anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e anche l’anti-varicella.
Una circolare congiunta dei ministeri della Salute e dell’Istruzione chiarisce quali sono i documenti da presentare per l'ammissione a scuola: per provare che una vaccinazione è stata fatta, potrà essere presentata una dichiarazione sostituiva. I genitori potranno invece fornire i certificati di avvenuta immunizzazione se il bambino ha già avuto la malattia, oppure la documentazione che dimostra che lo studente possiede i requisiti per l’omissione o il differimento delle vaccinazioni. Nel caso in cui, infine, il bambino non sia stato ancora vaccinato ma dovrà farlo, sarà necessario presentare la copia della formale richiesta di vaccinazione alla ASL territorialmente competente.

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