Terremoto, Gentiloni: "Non tutto marcia a velocità necessaria"

Politica
La riunione a Palazzo Chigi tra il premier Paolo Gentiloni, il capo della protezione civile Angelo Borrelli, il commissario Vasco Errani e i presidenti delle quattro regioni colpite un anno fa dal sisma

Conferenza stampa del premier e di Errani a un anno dal sisma nel Centro Italia. Il presidente del Consiglio parla di “impegno eccezionale” dello Stato, ma ammette che “siamo al lavoro per superare i ritardi”. Il commissario conferma che lascerà l’incarico a settembre

A un anno dal terremoto che ha scosso il Centro Italia, si è tenuta a Palazzo Chigi una riunione tra il premier Paolo Gentiloni, il capo della protezione civile Angelo Borrelli, il commissario Vasco Errani e i governatori delle quattro regioni colpite dal sisma. Il presidente del Consiglio, nella conferenza dopo l’incontro, ha parlato di un “impegno eccezionale” da parte dello Stato, ma ha ammesso che “siamo al lavoro per superare i ritardi”. Errani, poi, ha confermato che lascerà a breve il suo ruolo.

Gentiloni: “Al lavoro per superare i ritardi”

“Per una valutazione corretta del lavoro fatto in questo anno – ha sottolineato Gentiloni – si deve partire dalla sequenza di eventi sismici di dimensioni davvero senza precendenti: l'accumulo di eventi sismici ha coinvolto 140 comuni, alcuni centri storici sono stati quasi annientati”. Il premier ha ammesso che, nonostante i grandi sforzi e le risorse “di numerosi miliardi” stanziati, “non tutto sta marciando alla velocità necessaria”. “Rivolgo oggi il mio invito come capo del governo a tutte le amministrazioni, dalle Regioni ai Comuni, a fare il massimo sforzo e assunzione di responsabilità per accelerare le procedure”, ha detto Gentiloni, aggiungendo che “siamo al lavoro per superare i ritardi”.

“Ricostruzione sarà certa”

Gentiloni ha assicurato che “la ricostruzione sarà certa”. “È un impegno preso. I cittadini mantengano la speranza. Ma la forza motrice non può che essere la fiducia dei cittadini di questi territori”, ha detto il premier. Che, dopo la polemica sull'esenzione fiscale, ha anche annunciato che la circolare sulle tasse nelle zone colpite dal terremoto “è in via di correzione”.

“Errani ha fatto un ottimo lavoro”

Durante la conferenza, Gentiloni ha anche congedato e ringraziato il commissario Vasco Errani per il lavoro svolto nella ricostruzione post-sisma. “Vasco Errani concluderà il mandato a settembre come previsto e colgo occasione per ringraziarlo, ha fatto davvero un ottimo lavoro”, ha detto il premier. Poi ha annunciato: “Ci sarà un nuovo commissario”. La gestione della ricostruzione del post terremoto, ha spiegato, "è regolata dalla legge e si basa sulla figura del commissario, nelle prossime settimane ragioneremo su un'evoluzione perché siamo in una fase di passaggio, sono ancora vivi i problemi dell'emergenza ma stiamo entrando nella fase di ricostruzione che deve vedere un protagonismo più accentuato dei territori. Certo, non accadrà domani mattina perché ci vuole una legge”.

Errani: “Non ci sono retroscena”

Anche Errani, prendendo la parola, ha confermato che lascerà l’incarico. “Il 9 settembre scade il mio contratto. Ringrazio Gentiloni e Renzi, con i governi e i premier c’è stato il massimo della collaborazione. Era previsto che il mio ruolo finisse con la scadenza del contratto. È semplice, non ci sono retroscena, non c’è stata una discussione nel governo, figuratevi se a 62 anni mi metto a fare ragionamenti” su poltrone, ha detto l’ex governatore dell’Emilia-Romagna. E ancora: “Fatto l'impianto, la ricostruzione è del territorio che in primo luogo deve assumere la gestione del processo e credo che l'impianto ora lo consenta”.

Attività scolastiche "cominceranno tutte regolarmente"

“Sono convinto – ha detto ancora Errani in conferenza – che siamo di fronte a un impianto di ricostruzione che è il più innovativo e completo rispetto a eventi simili del passato”. “Per la prima volta – ha spiegato – si riconosce il cento per cento alle seconde abitazioni, oltre che alle prime. C'è un impianto complessivo a sostegno dell'economia inedito, che vale 1.360 milioni di euro. Va dalle zone franche fino ai danni indiretti fino al sostegno a nuovi investimenti. Il lavoro e l'impresa sono una leva decisiva per contrastare un problema fondamentale per questi territori già da prima, cioè lo spopolamento”. “Si può vedere il percorso in tanti modi – ha aggiunto Errani – ma l'unica unica cosa da non fare è cadere in semplicismi: 4 terremoti di queste dimensioni in un territorio cosi ampio hanno prodotto conseguenze davvero rilevanti. La verifica dei danni è ricominciata tre volte”. Il commissario ha poi assicurato che le attività scolastiche nelle zone colpite dal sisma un anno fa “cominceranno tutte regolarmente”. E ha aggiunto: “Abbiamo indicato norme tecniche grazie al comitato scientifico per assicurare la resistenza sismica e il miglioramento sismico. Abbiamo ottenuto che in tutte le scuole danneggiate si farà l'adeguamento sismico, la programmazione è già iniziata”.

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