Il direttore generale ha descritto l’azienda dei trasporti come “sepolta dai debiti”. Dopo un duro botta e risposta con il pentastellato Stefàno, la municipalizzata annuncia la fine del rapporto lavorativo. Il dg: “Dimissioni già rassegnate da una settimana”
L’avventura di Bruno Rota come direttore generale di Atac è finita tra polemiche e scontri politici. Il dg in un’intervista al Corriere della Sera ha descritto l’azienda dei trasporti pubblici romani come “sepolta dai debiti e ad un passo dal crac”. Parole sgradite al Campidoglio e che hanno scatenato la replica del presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno secondo cui Rota avrebbe potuto iniziare “rimuovendo i dirigenti responsabili di questo disastro o quelli completamente inutili”. Il dg ha risposto direttamente con un commento su Facebook accusando l’esponente pentastellato di avergli “parlato di giovani da promuovere” durante il suo incarico. Oggi è arrivata la decisione dell’amministratore unico di Atac Manuel Fantasia che ha ritirato le deleghe a Rota, il quale per tutta risposta ha rivelato di essersi dimesso già da sette giorni.
L’intervista
Ieri Rota ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha denunciato: "In questi mesi ho preso progressivamente atto di una situazione dell'azienda assai pesantemente compromessa e minata, in ogni possibilità di rilancio organizzativo e industriale, da un debito enorme accumulato negli anni scorsi”. Il dg ha detto che fa fatica anche a pagare gli stipendi.
La lite con Stefàno
L'intervista di Rota ha scatenato un duro scontro con il M5s, in particolare con il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno. Il consigliere ha accusato Rota su Facebook: "Magari in questi primi tre mesi poteva cominciare a dare dei segnali, ad esempio rimuovendo i dirigenti responsabili di questo disastro o quelli completamente inutili, come lo abbiamo invitato a fare più volte".
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Durissima la replica del direttore generale: "Più che di dirigenti da cacciare, lui, e non solo lui, mi hanno parlato di giovani da promuovere. Velocemente. Nomi noti. Sempre i soliti. Suggerisco a Stefano, nel suo interesse di lasciarmi in pace e di rispettare chi ha lavorato. Onestamente. Sempre i soliti”.
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La polemica con Atac
In giornata l'amministratore unico di Atac, Manuel Fantasia ha ritirato le deleghe di Rota che però ha replicato spiegando di aver presentato le dimissioni da una settimana. All’Ansa ha reso noti i dettagli di una lettera, datata 21 luglio 2017: "Con la presente rassegno le mie dimissioni da dipendente di Atac e cesso da ogni incarico”. L’ormai ex dg ha spiegato di aver "mantenuto la notizia riservata, come mi era stato richiesto. Vedo però che questa correttezza viene ripagata con comportamenti non di pari correttezza e quindi sono costretto a precisare questa circostanza. Come si possa silurare un manager che ha dato le dimissioni da sette giorni resta un mistero dell'amministrazione capitolina. O forse l'ennesimo tentativo di ingannare l'opinione pubblica senza rispettare dignità e lavoro".