Elezioni Comunali 2017, l'allarme Anpi: liste fasciste in crescita

Politica
Corteo dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, credits foto: LaPresse
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Per l'Associazione nazionale partigiani d'Italia manca una risposta da parte delle istituzioni. A preoccupare è soprattutto il risultato di CasaPound a Lucca che ha ottenuto l'8% e due consiglieri eletti. LO SPECIALE

È l'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, a lanciare l'allarme e chiedere a gran forza l'intervento delle istituzioni dopo che alle ultime elezioni amministrative la lista di CasaPound ha ottenuto a Lucca quasi l'8% dei consensi. Si tratterebbe, per l'organizzazione, di un segnale preoccupante e il sintomo di un neofascismo crescente. Così l'Anpi nazionale chiede al Governo e in particolare al ministero dell'Interno "interventi immediati e risolutivi e alla magistratura che operi per il rigoroso rispetto delle leggi vigenti".

I casi di Todi, Mura, Sermide Felonica

L'Anpi segnala che a Todi CasaPound ha sfiorato il 5% mentre la lista Fasci Italiani del Lavoro nel Comune di Sermide-Felonica (Mantova) ha superato il 10% piazzando in Consiglio un suo rappresentante, ai due casi andrebbe poi aggiunto quello di Mura (BS). Nel comune del bresciano la lista PSN - sul cui simbolo compare un fascio littorio sormontato da un'ascia - è riuscita a raggiungere oltre l'11% delle preferenze guadagnando tre consiglieri. Ma l'associazione allarga il campo e rileva che su Facebook ci sarebbero 500 pagine diverse che si richiamano esplicitamente al fascismo e al razzismo. "La risposta delle Istituzioni - sottolinea l'Anpi - alla presenza di liste fasciste alle amministrative, e in generale al neofascismo crescente, è del tutto inconsistente".

Le richieste dell'Anpi alle istituzioni

L'associazione chiede che si sblocchino i progetti di legge che potrebbero contrastare questo fenomeno ricordando che comunque l'apologia del fascismo è considerato un reato secondo la legge Scelba e che nelle istruzioni fornite dal Ministero dell'Interno in vista della recente tornata amministrativa si sottolineava la necessità di "ricusare i contrassegni in cui siano contenute espressioni, immagini o raffigurazioni che facciano riferimento a ideologie autoritarie".

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