Giornalista ucciso in Slovacchia, rilasciati i 7 italiani arrestati

Mondo
(Ansa)

La polizia ha confermato che gli uomini fermati l’1 marzo in relazione all’omicidio del reporter Jan Kuciak, trovato morto il 25 febbraio insieme alla fidanzata, sono stati liberati al termine delle 48 ore di custodia cautelare previste

Sono stati rilasciati la notte scorsa i sette cittadini italiani arrestati nell’ambito delle indagini sull'omicidio del giornalista Jan Kuciak, trovato morto il 25 febbraio insieme alla fidanzata nella loro abitazione, vicino a Bratislava. Lo conferma la polizia slovacca, spiegando che gli uomini sono stati rimessi in libertà nel momento in cui sono scaduti i termini della custodia cautelare (48 ore) senza che fossero state individuate le prove per passare a un'accusa formale.

I presunti legami con la ‘ndrangheta

Gli arrestati, sette uomini tra i 26 e i 62 anni, erano stati fermati l’1 marzo e sarebbero membri di una famiglia legata alla ‘ndranghetaAntonino Vadalà, imprenditore al centro del reportage del giornalista, i suoi fratelli Bruno e Sebastiano, Diego Rodà, Antonio Rodà, Pietro Catroppa e Pietro Catroppa. Sebastiano Vadalà ha accusato un dolore al petto in commissariato, è stato portato in ospedale ma non è stato ricoverato.

Paci (Dda): “Continuiamo a indagare”

"Non entro nel merito dei provvedimenti adottati dall'autorità giudiziaria slovacca - ha detto il procuratore facente funzioni di Reggio Calabria, Gaetano Paci - Ciò che posso assicurare è che noi come Dda di Reggio Calabria continueremo a indagare su tutti quei gruppi di 'ndrangheta che operano in Europa tutte le volte che ci sono elementi da approfondire".

L'inchiesta di Kuciak

Jan Kuciak nelle sue inchieste stava scavando nelle vicende di quattro famiglie calabresi, considerate legate alla ‘ndrangheta, che gestiscono alcune attività in Slovacchia. Inoltre, il reporter aveva portato alla luce i legami tra un imprenditore italiano, il segretario del consiglio di sicurezza, Vilian Jasan, e l'assistente del premier Robert Fico, Maria Troskova: entrambi hanno annunciato le dimissioni fino alla fine delle indagini, insieme al ministro della Cultura Marek Madaric.

Mondo: I più letti