Elezioni Russia, escluso Navalny. Ue: seri dubbi su voto democratico

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Un portavoce dell'Alto rappresentante Ue Mogherini commenta la decisione della Commissione elettorale russa: "Accuse politicamente motivate non dovrebbero essere usate per impedire la partecipazione politica"

L'Unione Europea condanna la decisione della Commissione elettorale russa di impedire al leader dell'opposizione Alexei Navalny di partecipare alle prossime elezioni presidenziali, che si terranno il 18 marzo. Una decisione che "getta seri dubbi sul pluralismo politico in Russia e la prospettiva di elezioni democratiche il  prossimo anno", si legge in un comunicato diffuso dal Servizio europeo per l'azione esterna, responsabile per gli affari esteri dell'Ue.

"Navalny non idoneo"

La decisione della Commissione elettorale centrale russa è arrivata il 25 dicembre, quando all'unanimità è stata rigettata la candidatura del blogger anti-Putin a causa della condanna a 5 anni per appropriazione indebita. Un'accusa sempre rifiutata da navalny e dai suoi sostenitori e bollata come sentenza politica per mettere fuori dalla gara elettorale l'unica persona in grado di fermare la vittoria del presidente Vladimir Putin.

Dubbi sulle presidenziali

Un portavoce dell'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini ricorda che la Corte Europea per i Diritti dell'uomo ha stabilito che a Navalny "è stato negato il diritto a un giusto processo nel 2013" durante il procedimento che si è concluso con la condanna a cinque anni per corruzione, condanna con cui la Commissione Elettorale russa ha giustificato la decisione di impedire  al leader anti-Putin di candidarsi alle presidenziali del prossimo marzo. "Accuse politicamente motivate non dovrebbero essere usate per  impedire la partecipazione politica", conclude il comunicato della Ue.

 

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