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Unicef, oltre 400mila bambini rischiano di morire di fame in Congo

Mondo
La crisi in Congo è peggiorata nel corso degli ultimi 18 mesi (Getty Images)

Secondo l'agenzia delle Nazioni Unite, nell'ex Zaire centinaia di migliaia di minori sotto i cinque anni sono colpiti dalla malnutrizione e potrebbero non superare il primo anno di vita

Il problema della malnutrizione, diffuso in molti Paesi africani, è particolarmente acuto nella regione del Kasai, in Congo: nel giro di appena un anno "almeno 400mila" bambini sotto i cinque anni rischiano di morire di fame. Lo ha fatto sapere l'Unicef, invocando azioni tempestive.

La situazione nel Kasai

A minacciare i bambini del Kasai è stato, in particolare, l'aggravamento della situazione in termini di sicurezza nel corso degli ultimi 18 mesi. Contemporaneamente il calo della produzione agricola e l'elevato numero di persone costrette a doversi trasferire dalle proprie abitazioni costituiscono i presupposti di una crisi umanitaria di grosse proporzioni. Da mesi è in corso in Congo, e in particolare nella provincia del Kasai, un confronto armato fra l'esercito regolare e gruppi di ribelli, che rivendicano la proprietà su terre oggetto di una legge controversa. Ad essere "gravemente malnutriti", in questo contesto turbolento e conflittuale, sono 750mila bambini, buona parte dei quali potrebbero non sopravvivere. Le violenze hanno provocato 1,4 milioni di sfollati nella sola provincia del Kasai, dove due terzi delle famiglie non sono più nella condizione di coltivare la terra e produrre cibo.

Il commento

"Questa crisi nell'alimentazione della regione del Kasai viene dopo lo spostamento di migliaia di famiglie che vivono da mesi in condizioni molto difficili", ha affermato il dottor Tajudeen Oyewale, rappresentante dell'Unicef nella Repubblica Democratica del Congo. "La vera portata del problema sta diventando evidente mentre le persone stanno tornando nelle proprie case in alcune aree in cui la situazione della sicurezza è migliorata e i servizi sanitari hanno ripreso a funzionare". Gli aspetti più urgenti per intervenire in questa crisi sono l'accesso a servizi di alimentazione di sussistenza e alle più basilari cure mediche, ha aggiunto Oyewale. Finora l'Unicef ha fornito sostegno a 50.700 bambini a rischio, di età compresa fra i sei e i 59 mesi, ma molti altri restano in pericolo.

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