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Gran Bretagna, cibo scaduto a 10 centesimi: sold out in poche ore

Mondo
Soltanto i prodotti non deperibili fanno parte dell'offerta a 10 centesimi della catena Co-op (Getty)

Si tratta di un esperimento della catena Co-op che deciso di mettere in vendita i prodotti in scatola che hanno superato la data del "consumarsi preferibilmente entro". Successo immediato: "Massima sicurezza per i clienti, l’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi"

La Co-op, una catena di supermercati diffusa in Inghilterra, ha pensato di vendere prodotti scaduti al prezzo di 10 penny (10 centesimi di sterlina). L'iniziativa ha l'obiettivo di combattere gli sprechi e ha riscosso grande successo: in poche ore tutti i prodotti sono stati venduti. "Non è un modo per fare soldi. Massima sicurezza per i clienti", fa sapere l'azienda.

Iniziativa "coraggiosa e conforme agli standard di sicurezza"

È bastato un giorno alla Co-op, che vanta 125 punti vendita nell’East Anglia, per esaurire tutti i prodotti scaduti messi in commercio. Si trattava di una "prova", ma l’esperimento è riuscito e verrà riproposto. L’obiettivo è quello di ridurre gli sprechi alimentari, un problema particolarmente diffuso in Inghilterra (Secondo la Food Standards Agency, il Regno Unito getta via 7.3 milioni di tonnellate di cibo ogni anno). La Wrap (Waste and Resources Action Programme), ovvero l'organismo che si occupa dei rifiuti e del riciclaggio in Inghilterra, ha definito "coraggiosa" la mossa della Co-op e "conforme agli standard di sicurezza alimentare". 

"Non vogliamo fare soldi ma abbattere gli sprechi"

Co-op venderà comunque soltanto prodotti essiccati e in scatola come pasta, patatine e riso. L'offerta non si applica agli alimenti deperibili, che riportano una data di "consumo entro" che indica quando un prodotto è sicuro da mangiare. La campagna Don't be a Binner, have it for dinner arriva dopo una sperimentazione riuscita di tre mesi in 14 negozi. "La stragrande maggioranza dei nostri clienti capisce che sono cibi che si possono mangiare e apprezzano l'opportunità di frisparmiare su alcuni dei loro prodotti preferiti", ha affermato Roger Grosvenor, amministratore delegato di Co-op. "Questo non è un modo per fare soldi, ma una mossa sensata per ridurre lo spreco alimentare e mantenere il cibo commestibile nella catena alimentare". 

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