Corea del Nord: nessun negoziato con gli Stati Uniti sul nucleare

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Il leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Kim Jong-un (Getty)
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Il Paese guidato da Kim Jong-un ha fatto sapere che ritiene "irreversibile" e "inevitabile" il processo di nuclearizzazione. Esclusa, dunque, ogni trattativa con gli Usa: "Washington rinunci alle sue pretese da gangster"

Nelle ore in cui il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, arriva in Asia per la sua prima visita ufficiale, la Corea del Nord fa sapere che non ha interesse ad avviare negoziati di denuclearizzazione con gli Usa. "Per la Corea del Nord - precisa un commento dell'agenzia Kcna - si tratta di un'opzione strategica irreversibile e inevitabile rinforzare la potente guerra di deterrenza a difesa del Paese". Il commento arriva a pochi giorni dalla visita a Seul dell'inquilino della Casa Bianca, che martedì 7 novembre avrà, tra l'altro, un summit col presidente sudcoreano Moon Jae-in. Con lui parlerà proprio dela questione nordcoreana e dei test nucleari con i lanci di missili. Il giorno successivo, Trump sarà a Pechino.

"Usa abbandonino le pretese da gangster"

"La Corea del Nord - si legge ancora nel commento - non è contraria al dialogo, ma non farà mai trattative su una questione relativa a interessi supremi del Paese e della sicurezza della sua gente, non avendo alcun interesse in questo tipo di dialogo e di negoziazioni". Secondo la Corea del Nord, dunque, gli Stati Uniti farebbero bene a "rinunciare alla loro insensata ambizione". Sempre stando a quanto riportato dall'agenzia Kcna, Washington deve abbandonare il "pensiero selvaggio che la Corea del Nord possa rispondere alle sue pretese da gangster" e non dovrebbe pensare più a "negoziati sulla denuclearizzazione, in particolare".

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