Account Twitter di Trump disattivato per 11 minuti da un impiegato

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Account Twitter di Trump bloccato da un impiegato (Getty Images)
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Un dipendente del social network al suo ultimo giorno di lavoro avrebbe disattivato il profilo @realdonaldtrump. Da chiarire se il gesto è stato volontario o meno

L'account personale di Donald Trump su Twitter è scomparso dal web per 11 minuti. Giovedì 2 novembre, intorno alle 23 (le 4.00 in Italia) cliccando sul profilo @realDonaldTrump, la risposta inviata dal server era "Scusate quella pagina non esiste". La società ha immediatamente comunicato l'ipotesi che si trattasse di un errore umano, specificando successivamente che la disattivazione è stata opera di un impiegato al suo ultimo giorno.

L'accaduto

Per 11 minuti Twitter ha perso uno dei suoi account più popolari e discussi: intorno alle 23 di giovedì 2 novembre, infatti, il profilo personale del presidente degli Stati Uniti @realDonaldTrump è semplicemente scomparso dal social network. Dopo i primi messaggi condivisi dagli utenti, che mostravano il messaggio "Sorry, that page doesn't exist!" ("scusate questa pagina non esiste"), Twitter ha postato un cinguettio in cui si sosteneva che l'accaduto fosse da collegare a un errore umano.

"L'account non ha funzionato per 11 minuti ma poi è stato ripristinato - ha spiegato la società su @Twittergov - stiamo continuando ad indagare e a prendere misure per evitare che ciò accada di nuovo". Come riporta il New York Times, constatata la scomparsa dell'account personale del Presidente degli Stati Uniti, gli utenti hanno iniziato a porsi numerose domande sull'accaduto. C'è chi ha ventilato che l'account fosse stato chiuso dal social network o, come ha annunciato Twitter in un primo momento, si è pensato subito a un errore umano. Il social network ha poi reso noto che la disattivazione dell'account era stata opera di un impiegato del servizio di customer care dell'azienda "al suo ultimo giorno". Tuttavia non è stato chiarito se si è trattato di un'azione deliberata di protesta o un incidente.

I due account del presidente

Trump ha usato il suo profilo @realDonaldTrump per postare 36.000 messaggi. Lo usa dal 2009 e in questi anni ha raggiunto 41,7 milioni di follower. Al suo account personale affida i tweet più violenti e controversi. Ma il presidente degli Stati Uniti è tenuto a gestire anche un altro account: @potus (che sta per "president of the United States"), associato alla sua carica, nel quale ha 20,9 milioni di follower. Come riporta il New York Times, Twitter non ha mai rivelato quante persone abbiano accesso all'account di Trump o che misure di sicurezza siano associate a questo profilo. Secondo quanto riportato da Buzzfeed molti impiegati possono sospendere il profilo di un utente. Il tycoon newyorchese, dal canto suo, non ha ancora twittato sulla misteriosa scomparsa del suo profilo nelle ore successive al black out. Tuttavia ha continuato a postare su altri argomenti come tagli fiscali, presunte violazioni delle leggi sui finanziamenti delle campagne elettorali, o riguardo ad una sua intervista prevista a Fox News. Attualmente Twitter è sotto osservazione da parte del Congresso, che sta cercando di chiarire l'influenza determinata da profili russi di Twitter, Facebook e Google sui risultati delle elezioni americane. Come riporta il Washington Post, in una dichiarazione pubblica il social di Jack Dorsey ha riconosciuto che 2.752 account a quel tempo erano controllati da utenti russi, oltre a 36.000 bot collegati al Paese, che hanno pubblicato 1,4 milioni di tweet durante le elezioni. In una recente intervista Evan Williams, uno dei fondatori di Twitter, aveva dichiarato: "Il ruolo di Twitter in questa faccenda è proprio una brutta cosa. Se è vero che Trump non sarebbe diventato presidente senza Twitter, allora sì, mi dispiace".

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