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Catalogna, alla festa nazionale di Spagna escluso Puigdemont

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Il premier Rajoy e Re Felipe VI hanno celebrato la Hispanidad assistendo alla tradizionale sfilata militare a Madrid. Fuori dall’evento a Palazzo Reale il presidente catalano e il basco Inigo Urkullu. Corteo unionista sfila a Barcellona: scontri fra ultrà

Giornata di festa nazionale in Spagna all'ombra del conflitto catalano. Sulle celebrazioni pesano le vicende della Catalogna, ultimo in ordine di tempo l’ultimatum lanciato ieri dal premier Mariano Rajoy al governo della Generalitat: entro lunedì fermi la dichiarazione d'indipendenza o la regione sarà commissariata. Non tutti però hanno scelto di festeggiare la Hispanidad: oltre 100 comuni catalani non hanno chiuso, tra cui le città di Girona e Badalona. Mentre a Barcellona si sono registrate tensioni durante il corteo unionista con gli scontri fra estremisti di destra, in piazza Catalunya. Si tratterebbe di due gurppi di ultrà di tifoserie di calcio che si sono affrontati in strada.

Puigdemont escluso dal ricevimento

Re Felipe VI e il premier Mariano Rajoy hanno assistito in Paseo de la Castellana, a Madrid, alla tradizionale sfilata militare, cui hanno partecipato 3.800 soldati e uomini della Guardia Civil e della Policia Nacional, e 78 aerei. Il palco delle autorità è stato spostato quest'anno all'altezza dello stadio Santiago Bernabeu del Real Madrid. A seguire, il ricevimento a Palazzo Reale con la partecipazione di tutti i presidenti delle comunità autonome spagnole, meno il catalano Carles Puigdemont e il basco Inigo Urkullu.

La manifestazione unionista a Barcellona

Contro Puigdemont anche i manifestanti che questa mattina hanno sfilato a Barcellona, in un corteo convocato da movimenti unionisti contro la secessione e dalla destra radicale per la festa nazionale. Il corteo, partito da Passeig de Gracia, si è diretto verso Plaça de Catalunya e alcuni partecipanti, molti con bandiere spagnole, hanno gridato lo slogan: "Puigdemont in prigione".

Gli scontri in Piazza Catalunya

Ma la manifestazione unionista è stata anche teatro di scontri fra estremisti di destra che hanno scelto Piazza Catalunya come luogo dove affrontarsi. Secondo quanto riferisce La Vanguardia, si tratterebbe di due gruppi ultrà delle tifoserie di due diverse squadre di calcio. Nei tafferugli sarebbero state lanciate anche sedie e tavolini della terrazza di un caffè, mentre un agente della polizia urbana sarebbe stato ferito leggermente. 

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