Libia, attacco al tribunale di Misurata. L'Isis rivendica

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Una foto del luogo dell'attacco (Twtter Ambasciata d'Italia in Libia)
Foto_Attentato_Misurata

Nell'attentato, che sarebbe stato compiuto da tre uomini, sono morte almeno tre persone e altre decine sono rimaste ferite

Almeno tre persone sarebbero morte e altre decine sarebbero rimaste ferite in un attacco suicida all'edificio che ospita il tribunale a Misurata, in Libia. L'azione, che secondo i testimoni sarebbe stata compiuta da tre uomini e avrebbe comportato sia delle esplosioni che uno scontro con armi da fuoco, è stata rivendicata dall'Isis attraverso Amaq, l'organo di propaganda dello Stato Islamico, che parla di un attentato a "una delle fortezze più importanti" del Governo di unione nazionale sostenuto dall'Onu.

L'attacco

L'attentato sarebbe avvenuto in coincidenza con l'arrivo di alcuni militanti dell'Isis detenuti che avrebbero dovuto deporre in tribunale, anche se la ricostruzione dei fatti non appare ancora definitiva. Il luogo scelto per l'attacco è simbolico: Misurata è infatti un centro costiero che si trova fra Tripoli e Sirte e da qui provenivano gran parte delle milizie che nel dicembre del 2016 riconquistarono proprio Sirte, che si trovava in mano all'Isis, con il sostegno aereo dell'esercito statunitense.

Le reazioni

In seguito all'attentato ci sono state numerosi reazioni di vicinanza alla città libica. Tra queste quella arrivata da Unsmil, la missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia che in un comunicato "condanna l'attacco suicida di oggi" sottolineando che "gli attacchi indiscriminati contro i civili, inclusi i dipendenti delle istituzioni giudiziarie, sono violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale e non possono essere giustificati". "Profonde condoglianze" sono state espresse su Twitter anche dall'Ambasciata d'Italia in Libia.

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