Madagascar, più di venti morti per un’epidemia di peste

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Per contenere il focolaio, il governo ha iniziato una campagna di disinfestazione delle aule scolastiche in città (Getty Images)
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A differenza degli anni precedenti, il focolaio della patologia, che in quest’isola africana è considerata endemica, si è diffuso anche nella capitale Antananarivo, e nelle altre grandi città portuali. Ragione per la quale si teme una grande espansione del morbo 

Il Madagascar sta lottando contro un'epidemia di peste particolarmente aggressiva, che da fine agosto ha provocato la morte di più di 20 persone. Per contenere il focolaio, il governo ha iniziato una campagna di disinfestazione delle aule scolastiche in città, obbligando gli studenti a rimanere a casa nei prossimi giorni, e ha cancellato tutti raduni pubblici. La peste in questa isola africana è ritenuta una malattia endemica, che fa registrare ogni anno almeno 400 casi. L’epidemia in corso, però, è considerata particolarmente pericolosa perché, a differenza delle precedenti, si sta diffondendo nelle grandi aree urbane.

Almeno 114 le persone infettate

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), il 2 ottobre, ha fatto sapere che sono almeno 114 le persone che sono state infettate. L’agenzia delle Nazioni Unite si è detta preoccupata della "rapida diffusione" della malattia nella capitale, Antananarivo, e nelle altre grandi città portuali, che potrebbe portare a una situazione simile a quella registrata nel 2014 quando la peste provocò più di 40 morti nel Paese. Per rispondere alla pandemia, che presenta un alto grado di contagio, l’Oms ha stanziato 250mila dollari (circa 212mila euro), con l’obiettivo di arrivare fino a 1,5 milioni di dollari (circa 1,3 milioni di euro) per debellare del tutto il morbo. Dal 1980 la peste riappare in Madagascar ogni anno, generalmente da ottobre a marzo, ma quest'anno il primo caso è stato registrato addirittura lo scorso 28 agosto. "Siamo preoccupati che la peste si possa diffondere in maniera estesa – ha spiegato Charlotte Ndiaye, rappresentante dell'Oms in Madagascar - perché all'inizio di quella che è solitamente la stagione epidemica è già presente in diverse città". Tra le vittime accertate finora c’è anche il 49enne Alix Allisop, un allenatore di basket delle Seychelles, che stava partecipando a un torneo nella capitale.

La malattia

La peste è considerata dall’Oms la "malattia della povertà" perché tende a svilupparsi in zone malsane e degradate, dove scarseggia un'adeguata assistenza sanitaria. Il morbo è provocato da un batterio, lo Yersinia pestis, che si sviluppa nei ratti e viene veicolato dalle pulci. Se l’uomo contrae la malattia mediante la puntura di questi insetti, la patologia tende a svilupparsi in forma bubbonica. Nello specifico, il batterio colpisce i polmoni provocando una polmonite che, a sua volta, permette la trasmissione della peste per via area, attraverso i colpi di tosse del malato. Diagnosticata in tempo, però, la patologia nella maggior parte dei casi può essere curata con antibiotici.

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