Rappresentanti dell'azienda sono stati sentiti dalle commissioni di Camera e Senato Usa che indagano sulle interferenze nel voto per le presidenziali Usa. Insoddisfazione dei democratici: "Risposte inadeguate"
Twitter ha annunciato di aver sospeso circa 200 account legati a entità russe, tra cui tre gestiti dalla tv filo Cremlino Russia Today (Rt), che avrebbero cercato di influenzare l'andamento delle elezioni americane che hanno poi visto il trionfo di Donald Trump. A comunicarlo è stata la stessa Twitter con un comunicato sul suo blog pubblicato nel giorno in cui i vertici aziendali sono stati sentiti dalle commissioni di Intelligence di Camera e Senato Usa che stanno indagando sul Russiagate.
Account legati anche alla tv Russia Today
Durante l'audizione in Congresso, i rappresentanti di Twitter hanno spiegato di aver chiuso gli account dopo averne associati almeno 22 a quelli sospesi da Facebook per la stessa ragione, compresi quelli di Russia Today, che nel 2016 ha speso 274.000 dollari per 1.823 cinguettii diretti "decisamente o potenzialmente" al mercato Usa.
Democratici: "Risposte di Twitter inadeguate"
Twitter non ha precisato quanti siano stati i tweet volti ad influenzare direttamente le elezioni americane. Mark Warner, senatore democratico della commissione Intelligence, ha definito "profondamente deludente" l'audizione di Twitter. "Le loro risposte sono stata inadeguate a tutti i livelli", ha dichiarato dopo l'incontro in Congresso che si è svolto ieri a porte chiuse. I parlamentari inquirenti sospettano che i social media possano aver giocato un ruolo chiave nella diffusione di propaganda volta a promuovere l'elezione di Trump. Il miliardario ha sempre smentito collusioni così come il Cremlino.
Russia Today: "Normale campagna pubblicitaria"
Il direttore di Russia Today Margarita Simonyan ha commentato che l'acquisto di pubblicità su Twitter fa parte delle normali procedure commerciali e che è falso presentarlo come un tentativo di interferenza nel processo elettorale americano. "Twitter ha rivelato un'informazione mostruosa al congresso: spendiamo soli per le nostre campagne pubblicitarie" ha detto sarcasticamente Simonyan. "ora ci toccherà ammettere che facciamo pubblicità anche negli aeroporti, nei taxi, sui giornali, internet e in radio. I nostri spot sono trasmessi anche sulla CNN".