Papa Francesco ai giovani: “Non abbiate paura di sognare”

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Il Pontefice durante l’udienza generale in piazza San Pietro ha presentato una sorta di decalogo in cui immagina di parlare “come educatore e come padre”. Ha rivolto poi un pensiero alle persone colpite dal terremoto del Messico

"Impara la meraviglia, coltiva lo stupore, vivi, ama, credi. E soprattutto sogna, non avere paura di sognare, sogna ". È questo uno dei consigli che Papa Francesco ha raccolto in un testo, rivolto ai giovani, proposto durante l’udienza generale del mercoledì in piazza San Pietro. Il Pontefice ha descritto il decalogo in cui si rivolge direttamente "con il 'tu' - ha spiegato - immaginando di parlare, come educatore e come padre, a un giovane, o a una qualsiasi persona aperta ad imparare".

“Spera, sempre spera”

Papa Francesco si è rivolto ai giovani iniziando con “spera, sempre spera", e ha continuato con "non arrenderti alla notte", "credi che Dio ti aspetta", "non pensare mai che la lotta che conduci quaggiù sia del tutto inutile" e "tutto nasce per fiorire in una eterna primavera, anche Dio ci ha fatto per fiorire, ricordo quel dialogo quando la quercia ha chiesto al mandorlo 'parlami di Dio, e il mandorlo fiorì".

“Non ascoltare chi sparge odio”

Il Pontefice ha anche esortato i più giovani ad alzarsi dopo una caduta, a lasciarsi aiutare e a non farsi ingabbiare dai propri errori: “Se sbagli rialzati: nulla è più umano che commettere errori, e quegli stessi errori non devono diventare per te una prigione". Il Santo Padre ha anche invitato a “non ascoltare le voci di chi sparge odio e divisioni" e, in un altro passaggio, ad avere "sempre il coraggio della verità: però ricordati: non sei superiore a nessuno”. E ha concluso: "Coltiva ideali vivi per qualcosa che supera l'uomo, e se un giorno questi ideali dovessero chiedere un conto salato da pagare, non smettere mai di portali nel tuo cuore, la fedeltà ottiene tutto".

Le parole per i terremotati del Messico

Papa Francesco durante l’udienza ha anche parlato delle vittime del terremoto che ieri ha colpito il Messico: “Qui tra voi ci sono molti messicani, il terremoto ha causato vittime e danni materiali" e "in questo momento di dolore manifesto la mia vicinanza a tutta la popolazione messicana. Chiedo a Dio onnipotente che accolga nel suo seno quelli che hanno perso la vita". Il Pontefice ha inoltre ricordato quanti "prestano soccorso" nelle zone del sisma, e ha invocato la "Vergine di Guadalupe, tanto cara alla nazione messicana".

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