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Migranti, -81% degli arrivi in Italia ad agosto

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Ue, Avramopoulos: “Lavoriamo a proposta di riforma per Schengen”. Il commissario per le migrazioni ha anche detto che se Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia non cambieranno idea sui ricollocamenti saranno deferite alla Corte di Giustizia

"Stiamo lavorando ad una proposta di riforma del Codice Schengen, che presenteremo, ma non entro nei particolari". L’ha annunciato il commissario europeo per le migrazioni Dimitris Avramopoulos, dopo che stamattina la Corte di Giustizia Ue ha respinto i ricorsi di Ungheria e Slovacchia contro il meccanismo di ridistribuzione dei richiedenti asilo da Italia e Grecia.

Controlli specifici per il terrorismo

Secondo quanto si è appreso, l'esecutivo europeo sta studiando la possibilità di prevedere all’interno di Schengen l'introduzione di controlli alle frontiere interne collegati in modo specifico alla minaccia terroristica, richiesta avanzata nei mesi scorsi da Francia e Germania.

“Lavoriamo uniti per i ricollocamenti”

"La Corte di giustizia Ue ha confermato la validità dello schema dei ricollocamenti. È tempo di lavorare nell'unità e attuare in pieno la solidarietà - ha detto Avramopoulos - "La porta è ancora aperta". Ma se Ungheria, Repubblica Ceca e Polonia "non cambieranno il loro approccio sui ricollocamenti, andremo avanti con l'ultimo passo della procedura di infrazione, col deferimento alla Corte di giustizia Ue". Il commissario ha anche commentato la reazione di Budapest, che ha definito la decisione di Lussemburgo “oltraggiosa”: "Ho preso nota della prima reazione del governo ungherese e vorrei fare un commento molto semplice: in tutti Paesi europei di stato di diritto, i giudici sono indipendenti".

“Entro fine anno nuova proposta per Dublino”

Avramopoulos ha anche parlato del dibattito sulla revisione del regolamento di Dublino, affermando che "ci sentiamo incoraggiati dalla sentenza della Corte di giustizia Ue" sui ricollocamenti "e continueremo a lavorare per adottare un nuovo Dublino, più giusto rispetto a quello precedente. Penso che entro fine anno saremo pronti a presentare una proposta completa".

“In Italia ad agosto -81% di arrivi”

Sulla questione migratoria più in generale, il commissario ha dichiarato che "i controlli ad alcune frontiere interne" attualmente in corso su richiesta di cinque Paesi, "si concluderanno" a novembre, come previsto, poiché "non ne sussistono più i motivi". E sull’Italia ha sottolineato che per gli arrivi ad agosto “c'è stato un calo dell'81% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. E c'è stato un calo del 66% rispetto a luglio".

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