Venezuela, rilasciato il violinista simbolo delle proteste

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Il violinista Wuilly Arteaga (Getty Images)
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Wuilly Arteaga è stato scarcerato dopo 19 giorni di detenzione, durante i quali avrebbe anche subito maltrattamenti. La denuncia degli attivisti: picchiato e reso sordo dall'orecchio destro 

Wuilly Arteaga, il violinista 23enne divenuto simbolo delle proteste contro il presidente venezuelano Nicolas Maduro, è stato rilasciato dalle autorità dopo 19 giorni di detenzione. Durante la detenzione, denunciano gli attivisti per i diritti civili, è stato vittima di pesanti maltrattamenti.

La vicenda

La notizia del rilascio è arrivata via Twitter direttamente dall'account del procuratore generale venezuelano Tarek William Saab: "Il violinista Wuilly Arteaga è stato liberato dopo una richiesta fatta dal pubblico ministero e accolta dal tribunale", recita il suo tweet. L'arresto era avvenuto lo scorso 27 luglio ed era stato motivato dalle accuse di istigazione pubblica e di possesso di sostanze incendiarie.

 

Simbolo delle proteste

Durante le ormai lunghe proteste contro il regime del Venezuela di Maduro, colpito anche da una forte crisi economica, il giovane violinista aveva imbracciato il suo strumento in diverse occasioni suonando l'inno nazionale con lo scopo di focalizzare l'attenzione dei media su quanto accadeva nel Paese. Nel corso delle sue dimostrazioni Arteaga ha pagato il suo coraggio subendo delle ferite a causa dei proiettili di gomma esplosi dalle forze dell'ordine venezuelane. L'artista era anche stato ricevuto, lo scorso 15 giugno, da cinque membri del Congresso degli Stati Uniti: in tale occasione Arteaga aveva invitato agli Usa di intervenire presso i Paesi che attualmente vendono gas lacrimogeni e armi allo Stato venezuelano.

Gli abusi

Secondo quanto affermato dall'attivista del "Penal Forum right group", Alfredo Romero, nei 19 giorni di detenzioni il violinista è stato "pestato e torturato", percosso con il suo stesso strumento musicale e reso praticamente sordo dall'orecchio destro. Inoltre, durante la sua detenzione, i capelli di Arteaga sarebbero stati bruciati con un accendino. La scarcerazione dell'artista è stata accolta con favore dal vicepresidente del Parlamento, e rappresentante dell'opposizione a Maduro, Freddy Guevara: "Che la sua musica torni a riempire di speranza tutto il Venezuela", si è infatti augurato il politico in un messaggio.

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