Secondo quanto riferisce l'Oim sarebbero stati "deliberatamente affogati" quando il trafficante ha visto arrivare una motovedetta. La maggior parte delle vittime erano adolescenti
Decine di migranti della Somalia e dell'Etiopia sono stati "deliberatamente affogati" da un trafficante di uomini che li ha costretti a gettarsi in mare al largo delle coste dello Yemen. Lo ha riferito l'agenzia dell'Onu per le migrazioni definendo la cosa "scioccante e inumana".
Vittime giovanissime
Sempre stando a quanto riporta l’Oim, si trattava per lo più di ragazzi giovanissimi (sui 16 anni) e sono stati costretti a gettarsi in acqua quando lo scafista ha visto arrivare una motovedetta: "Troppi giovani purtroppo - commenta l'Oim - pagano gli scafisti nella speranza di un futuro migliore".
Deliberatamente affogati
"I sopravvissuti ci hanno detto di essere stati spinti fisicamente in mare dallo scafista - ha detto il capo della missione in Yemen Laurent de Boeck - che poi è ripartito per tornare in Somalia e prendere un altro carico di persone". Delle 120 persone a bordo, almeno 50 sono affogate, una ventina sono disperse e circa trenta sono state soccorse, mentre gli altri sopravvissuti sono fuggiti appena hanno raggiunto la riva. Molti di loro, invece, sono rimasti per seppellire i compagni morti. Il personale del'Oim ha trovato su una spiaggia della provincia di Shabwa le sepolture improvvisate di 29 migranti affogati.
La rotta dei migranti
Lo stretto braccio di mare tra il corno d'Africa e lo Yemen è da tempo una rotta di migrazione, nonostante la guerra che da anni imperversa nel Paese. Secondo i dati dell'Oim, sono circa 55mila i migranti che hanno lasciato i paesi del corno d'Africa per passare in Yemen da gennaio, provenienti in gran parte da Somalia ed Etiopia. Un terzo di loro sono donne.