Migranti: dall’Ue via libera al codice di condotta per le Ong

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Bruxelles ha dato l’ok al testo stilato dall’Italia che regolamenta i soccorsi in mare. Il documento, una sorta di decalogo, permetterà di disciplinare l’attività delle organizzazioni non governative nel Mediterraneo e sarà inserito nei piani di azione europei

L’Ue ha dato il proprio via libera al codice di condotta delle Ong per i soccorsi in mare ai migranti, un testo stilato dall'Italia per affrontare l'emergenza migratoria nel Mediterraneo. L’ok, secondo quanto riferito da fonti qualificate del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è arrivato nella giornata di giovedì 13 luglio a Bruxelles, dove si è svolta una riunione a cui ha partecipato una delegazione del nostro Paese, rappresentanti di Frontex e della Commissione europea. L'incontro ha permesso di condividere un testo che prevede regole che consentiranno di disciplinare l'attività svolta dalle organizzazioni non governative nel Mediterraneo centrale.

Plauso dell’Ue

L'iniziativa, sottolineano le stesse fonti, è stata apprezzata come un passo importante per il nostro Paese. Al riguardo, infatti, l'Unione Europea ha espresso il proprio plauso, sottolineando come tale iniziativa sia stata già accolta favorevolmente durante il Consiglio dei Ministri dell'Interno, svolto a Tallinn, prevedendone l'inserimento nel piano di azione dell'Unione europea. 

Il decalogo per le operazioni in mare

Il codice, secondo quanto è finora trapelato, rappresenta un decalogo con indicazioni ben precise e principi portanti: dal divieto di entrare nelle acque libiche a quello di trasferire i migranti soccorsi su altre navi, dalla regolamentazione dei segnali luminosi alla dichiarazione delle fonti di finanziamento, dal possesso di certificazioni di idoneità tecnica all'obbligo di trasmettere le informazioni utili alle autorità di polizia italiane per l'attività investigativa. A chi non sottoscriverà il documento, potrà essere vietato l'attracco nei porti italiani.

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