Usa, nuove restrizioni per i visti ai cittadini di 6 Paesi islamici

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L’amministrazione Trump ha fissato criteri stringenti per concedere i documenti di ingresso a persone provenienti da Stati a maggioranza musulmana. Richiesti stretti legami familiari o di affari per l'esenzione dal bando. La norma vale anche per gli aspiranti rifugiati

L'amministrazione del presidente Donald Trump ha fissato nuovi criteri per la concessione dei visti  di ingresso negli Usa ai cittadini di 6 Paesi a maggioranza musulmana: Siria, Sudan, Somalia, Libia, Iran e Yemen. Le persone provenienti da questi Stati dovranno dimostrare stretti legami di famiglia o di affari per l'esenzione dall'applicazione del bando anti-islam. La decisione giunge dopo che la Suprema Corte ha deciso di lasciare in vigore il bando presidenziale anti-musulmani per chi non ha rapporti famigliari o di lavoro con gli Usa. Saranno esenti dalle norme solo giornalisti, studenti o professori.

Norme valide anche per i rifugiati

Le nuove restrizioni decise dagli Usa varranno, con poche eccezioni, anche per gli aspiranti rifugiati di ogni nazione che siano ancora in attesa di ammissione. Come agli altri, gli saranno richiesti legami stretti e solidi con gli Stati Uniti per poter ottenere un visto d'ingresso nel Paese.

Le linee guida dalla Casa Bianca

I visti già concessi non saranno revocati ma il Dipartimento di Stato ha dato istruzioni affinché nelle nuove richieste dai 6 Paesi venga provata una relazione con un familiare stretto. Nelle linee guida inviate dalla Casa Bianca a tutte le ambasciate e i consolati è stabilito che genitori, sposi, figli piccoli o adulti, nipoti o fratelli già residenti negli Stati Uniti sono considerati parenti stretti mentre nonni, nipoti di nonni, zii, cugini, cognati, fidanzati e altri membri estesi della famiglia non saranno considerati “parentela stretta”. Le nuove norme entreranno in vigore alla mezzanotte di venerdì nel meridiano di Greenwich. 

I legami professionali

Per quanto riguarda i legami professionali o di affari, il Dipartimento di Stato ha detto che ogni legame deve essere "formale, documentato e svolgersi nell'ambito di un'attività ordinaria e non finalizzato ad aggirare il bando. Giornalisti, studenti, lavoratori o insegnanti con inviti validi o contratti di impiego negli Stati Uniti saranno esentati dal bando. L'esenzione non varrà, invece per chi cerca un collegamento con una istituzione educativa o d'affari americana all'unico scopo di aggirare le regole. E a nulla varranno una prenotazione in hotel o un contratto di noleggio d'automobile, anche se pre-pagati. 

Le altre eccezioni

I funzionari consolari potranno garantire altre esenzioni ai richiedenti dai 6 Paesi ma solo se questi avranno "stabilito previamente contatti significativi d'affari o professionali negli Stati Uniti". Esenzioni possibili anche per neonati, minori adottati o bisognosi di cure mediche urgenti, per chi viaggia per affari per una organizzazione internazionale riconosciuta o per il governo americano, o per stranieri di quei Paesi residenti in Canada e che in quel Paese richiedano il visto.

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